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ALCOOL AI MINORI: COMUNQUE VIETATO. SIA LA VENDITA CHE LA SOMMINISTRAZIONE

 

Molti dubbi interpretativi erano sorti, specie tra gli esercenti l’attività di pubblici esercizi, all’indomani dell’entrata in vigore dell’art.7  comma 3, bis, del c.d. decreto Balduzzi ( d.l.158/2012 convertito nella Legge 189/2012) che ha introdotto il divieto di vendita di alcolici ai minori di anni 18. I dubbi nascevano dal fatto che mentre l’art  689 c.p.  punisce, penalmente,  i titolari osterie o qualunque altro pubblico spaccio; vale a dire:  bar  ristoranti  e simili, che somministrano bevande alcoliche ai minori di 16 anni,  il nuovo articolo parla esclusivamente di vendita e punisce, in via amministrativa, chiunque vende alcool ai minori di 18 anni. Secondo alcuni, tale formulazione, avrebbe permesso, per es al titolare di un bar, di poter continuare a somministrare, per il consumo sul posto, bevande alcoliche ai maggiori di 16 anni e minori di 18. Non avrebbe potuto, invece, effettuare la vendita delle stesse.  

Ora, due recentissime risoluzioni e circolari del Ministero dell’Interno e di quello dello Sviluppo Economico,  hanno definitivamente chiarito che i termini di “vendita” e “somministrazione” si interpretano nel senso che l’una comprende anche l’altra e non può esserci diversità tra vendita in negozio o somministrazione in un esercizio, atteso che la finalità della norma è pur sempre quella di proibire l’uso di alcool ai minori. Pertanto è indifferente che il titolare di un esercizio pubblico somministri, per il consumo sul posto,  piuttosto che venda per asporto, bevande alcoliche a minorenni. In entrambi i casi commetterebbe un illecito. La differenza resta nella tipologia dell’illecito che si commetterebbe: penale, nel caso di somministrazione o vendita per il consumo (sul posto o non), di bevande ai minori di 16 anni (perché punito dall’art.689 c.p.), amministrativo, (con le sanzioni previste  nel decreto citato, ivi compresa, per la  recidiva, la sospensione dell’attività), nel caso di somministrazione o vendita a minori tra i 16 e i 18 anni ( in virtù del citato art. 7 comma 3 bis del decreto Balduzzi). La vendita per asporto, effettuata negli esercizi commerciali,  che non rientrano nella fattispecie prevista dall’art 689 del c.p,  resta invece in ogni caso  una violazione di carattere amministrativo. Queste interpretazioni  sono, del resto, in linea con le direttive europee e lo spirito dell’innovazione voluta dal Ministro Balduzzi, proprio per cercare di limitare i problemi correlati all’eccessivo consumo di alcool da parte dei minori. Ricordiamo che le stesse norme si applicano ai distributori automatici che non permettono la rilevazione automatica dell’età o non sono presidiati. Il quadro normativo ora delineato, si inserisce in quella che è la Legge madre in materia di prevenzione  dei problemi derivanti dall’uso di alcool che è la Legge 125/2001 i cui artt: 14,14bis e ter ( inserito dal decreto in commento), unitamente al divieto di vendere tabacchi ai minori di 18 anni ( pure voluta dal decreto 158/2012) e alle nuove  norme sulla pubblicità dei giochi e delle scommesse per la tutela dei minori,  sembrano andare nella direzione giusta per una maggior tutela dei nostri giovani. Resta ovviamente affidata alla responsabilità di ciascuno di noi: genitori, società civile, categorie di esercenti le attività economiche, il compito principale  di adoperarsi affinché questi divieti vangano effettivamente rispettati e fatti rispettare.

Dr Salvatore Aiezza  

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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