La musica è un potente strumento di comunicazione che trascende e annulla le differenze di razza, religione, etnia o nazionalità. La musica jazz, in modo particolare, rappresenta un formidabile strumento di dialogo interculturale, di unificazione e di coesistenza pacifica. Per questi motivi l’UNESCO ha deciso di dedicarle ogni anno una Giornata Internazionale da celebrare in tutto il mondo.
Nell'àmbito di questa ricorrenza, il Club per l'UNESCO di Lucera, presieduto dal prof. Giovanni Calcagnì, con il patrocinio e la collaborazione della Città di Lucera (FG) organizza, per il quinto anno consecutivo, una serata AD INGRESSO LIBERO (fino ad esaurimento posti) interamente dedicata alla musica jazz.
Domenica 6 maggio 2018, alle ore 20:00, saranno infatti ospiti del Teatro comunale Garibaldi di Lucera tre musicisti d’eccezione
Gabriele Mirabassi - clarinetto
Nando Di Modugno - chitarra classica
Pierluigi Balducci - basso acustico
impegnati in un progetto artistico e musicale dal titolo: Amori sospesi
Il trio si caratterizza per una spiccata componente melodica e per un forte legame con l’identità italiana e mediterranea. Esso 'scava nel territorio di origine, e nelle sue melodie ancestrali’ e insieme sa mirabilmente fondere queste ultime ad un’America latina popolata di italiani nomadi e migranti, lì approdati e in un perenne “senso forse vano di sospensione”.
Dodicilune ha pubblicato nel 2015 l’omonimo disco (Amori sospesi, Ed333), accolto come un lavoro di eccelsa qualità dalla critica, che coglie la forte connessione fra pugliesità/mediterraneità e un magico Sud America che le rotte dei nostri emigranti hanno reso molto più vicino a noi di quanto si pensi
Un doveroso ringraziamento va all'Amministrazione comunale di Lucera per la concessione del Teatro Garibaldi, sede mirabile e prestigiosa all’interno della quale lo spettacolo si inquadra perfettamente negli ideali di pace e di internazionalità dell’UNESCO, valorizzando i sentimenti musicali dell’intera nostra regione.
GLI ARTISTI
Amori sospesi è il titolo del progetto discografico che riunisce il clarinettista Gabriele Mirabassi, considerato uno dei più importanti esponenti europei del suo strumento, il chitarrista Nando Di Modugno, uno dei pochi a eccellere sia nella musica classica che nel jazz, e Pierluigi Balducci, bassista tra i più attivi ed apprezzati del jazz italiano.
GABRIELE MIRABASSI
Clarinettista italiano che si muove con uguale disinvoltura sia nella musica classica che nel jazz. Negli ultimi anni poi svolge una ricerca approfondita sulla musica strumentale popolare brasiliana e sudamericana in genere. Collabora sistematicamente con artisti di ambiti eterogenei, partecipando a progetti di teatro, danza, canzone d’autore, ecc.
Le collaborazioni nel corso degli anni sono state numerosissime. Nel jazz, fra i tanti: Richard Galliano, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Marc Johnson, John Taylor, Steve Swallow, Stefano Battaglia, Roberto Gatto, Rabih Abu Khalil, Edmar Castaneda. In Brasile: Guinga, André Mehmari, Monica Salmaso, Sergio Assad, Trio Madeira Brasil, Orquestra a Base de Sopro di Curitiba e molti altri.
Nella musica classica: John Cage, Mario Brunello, Andrea Lucchesini, Marco Rizzi, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Orchestra d’Archi italiana, Banda Sinfonica do Estado de Sao Paulo, Ensemble Conductus, Orchestra Bruno Maderna ecc.
Inoltre ha collaborato in vari ambiti (teatro, canzone d’autore, danza) con: Gianmaria Testa, Erri De Luca, Ivano Fossati, Sergio Cammariere, Mina, Giorgio Rossi, David Riondino, Marco Paolini.
Oltre ad essere leader del quartetto Canto di ebano (premiato col Premio della Critica Arrigo Polillo come “Miglior disco dell’anno TopJazz 2008”) suona attualmente in duo con i chitarristi brasiliani Guinga e Roberto Taufic (con quest’ultimo condivide il progetto Um Brasil diferente) col pianista André Mehmari (con cui ha dato vita a Miramari), col pianista Andrea Lucchesini, con Richard Galliano, con Enrico Pieranunzi, in trio con Nando Di Modugno e Pierluigi Balducci (Gli amori sospesi), in trio con Roberto Taufic e Cristina Renzetti (nel progetto Correnteza).
Particolarmente interessato alla definizione di una poetica musicale che faccia incontrare il repertorio colto con quello popolare, presenta un programma di opere solistiche per clarinetto e orchestra d’archi da lui appositamente commissionate.
NANDO DI MODUGNO
Cresciuto in un ambiente musicale (il padre ed il fratello maggiore sono musicisti), ha svolto gli studi accademici nel Conservatorio della sua citta, Bari, dove si è diplomato con lode nella classe di Linda Calsolaro già alunna di Andres Segovia. Appassionato alla letteratura delle varie epoche storiche del suo strumento, Nando Di Modugno è anche particolarmente interessato alle diverse forme di espressione musicale contemporanea: la sua versatilità e la sua curiosità musicale gli hanno consentito di collaborare con musicisti di varia estrazione e di condividere esperienze musicali disparate in Italia e all’estero.
Ha eseguito in prima esecuzione brani solistici (alcuni dei quali a lui dedicati come "Solo di R. Minella e la Toccata di G. Tamborrino) e d’insieme (W. Mitterer, V. Hein); ha suonato con varie e prestigiose orchestre (S.Cecilia, Teatro S.Carlo, Provincia di Bari, Teatro Petruzzelli, etc.) sotto la direzione, fra gli altri, di Daniele Gatti, Jurg Henneberger e Peter Eotvos; ha collaborato con diversi ensemble di musica contemporanea come i Solisti Dauni e gli svizzeri Phoenix e Nouvel Ensemble Contemperai (con questi ultimi di recente ha eseguito il "Marteau sans Maitre” di P. Boulez a Neuchatel e a La Chaux-de-Fonds); ha partecipato a registrazioni di diverse colonne sonore e suonato con i premi Oscar Ennio Morricone, Howard Shore (Il Signore degli Anelli) e Nicola Piovani (con quest’ultimo suona regolarmente in vari progetti concertistici); ha collaborato con musicisti jazz quali Pierre Favre, Jay Rodriguez, Fabrizio Bosso e Bobby McFerrin e con attori di teatro del calibro di Arnoldo Foà, Luca De Filippo e Massimo Wertmuller; da alcuni anni suona in duo ed in gruppi più estesi con il sassofonista jazz Roberto Ottaviano ed in trio con il clarinettista Gabriele Mirabassi ed in bassista Pierluigi Balducci.
Nel 2014 ha svolto una tournée negli Stati Uniti suonando con l'Orchestra sinfonica di Bozeman e con la Wyoming Symphony e tenendo master class presso l'Università del Montana. Sul versante jazzistico ha pubblicato vari CD per l’etichetta Dodicilune in trio con Mirabassi e Balducci (Amori sospesi), con il trio Cercle Magique (con Viz Maurogiovanni al basso e Gianlivio Liberti alla batteria) ed ha suonato nelle produzioni discografiche di numerosi artisti (fra gli altri Roberto Ottaviano e Vince Abbracciante). È docente di chitarra presso il Conservatorio "N. Piccinni" di Bari. Suona una Domingo Esteso del 1935 e una Dominique Field del 1990.
PIERLUIGI BALDUCCI
Bassista elettrico e acustico tra i più apprezzati della scena jazzistica italiana, Pierluigi Balducci si è esibito in numerosi festival e jazzclubs in Italia ed in tutto il mondo (in particolare in Germania, Svizzera, Austria, Croazia, Marocco, Corea del Sud, Taiwan). Ha collaborato o collabora tuttora con musicisti di fama internazionale quali Ernst Reijseger, Robert Bonisolo, Luciano Biondini, Paul McCandless, John Taylor, Javier Girotto, Michele Rabbia, Antonio Tosques, etc.. ed è attualmente membro del trio Amori sospesi, insieme con il clarinettista Gabriele Mirabassi e il chitarrista Nando Di Modugno, è membro della formazione jazz-tango Nuevo Tango Ensamble, tra le più significative formazioni europee nel suo genere.
Come leader, ha invece pubblicato a suo nome sei album. Il suo ultimo lavoro, recentemente pubblicato, è stato inciso con John Taylor al piano, Michele Rabbia alla batteria e Paul McCandless all'oboe. A coronamento di questa sua attività da leader e compositore, le riviste Jazzit, Musica Jazz e Jazzmagazine e testate internazionali, come l'inglese Jazzwise, la giapponese JazzLife e l'americana All About Jazz, gli hanno dedicato interviste e recensioni.
Nel 2009 si è classificato al terzo posto nella categoria 'Miglior Compositore' del referendum Top Jazz indetto dalla rivista Musica Jazz, mentre il Jazzit Award promosso dalla rivista Jazzit lo ha incluso negli ultimi sette anni anni nella top ten dei migliori bassisti elettrici italiani di jazz. Inoltre ha all’attivo anche interviste e performance live per Rai Radio Tre (Battiti, Radiotre Suite, Sei gradi) e e per la Bayerischer Rundfunk. È sua la colonna sonora di “A ma soeur, film di Catherine Breillat, in concorso al Festival di Berlino (2001). E’ attualmente docente di Basso Elettrico presso il Conservatorio ‘Duni’ di Matera, ed endorser di alcuni affermati marchi italiani quali la liuteria Laurus, gli amplificatori Markbass e le corde D’Orazio.