Le bombe e gli attentati dinamitardi che si stanno susseguendo a San Severo e Foggia ci preoccupano e rievocano l'escalation di violenza vissuta all'inizio del 2020.
Ora è necessario non arretrare di un centimetro. Dobbiamo andare avanti ancora con più forza per disinnescare la miccia della paura e della rassegnazione.
È il momento di dire basta alla rassegnazione, al silenzio complice, al vano parlare, riscoprendo il senso di comunità, una comunità chiamata Italia.
Alle vittime vogliamo esprimere la nostra vicinanza e lanciare un appello a tutti gli imprenditori: non siete soli! Associazioni, Istituzioni e cittadini onesti sono dalla vostra parte.
Proseguiamo sulla strada tracciata la sera del 10 gennaio di due anni fa, una mobilitazione a cui hanno partecipato in tanti, nata dal bisogno di affermare un'urgenza, quella di ricostruire insieme le fondamenta del nostro modo di essere cittadini e di abitare le città.
In due anni molte cose sono cambiate: si sono moltiplicate le indagini e le operazioni condotte dalle Forze dell'Ordine, molte associazioni, scuole, cittadini, hanno intrapreso percorsi di conoscenza e impegno, alcuni imprenditori si sono avvicinati al percorso di denuncia.
Alla luce delle ultime bombe gridiamo forte: non sono ammesse diserzioni ma bisogna esserci, essere presenti per riappropriarci dei nostri spazi e dei nostri territori, mostrare fisicamente da quale parte si sta