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BARI, L’H25 OSPITA CLAUDIO COCCOLUTO

 

Continuano le grandi notti firmate H25, con la qualità che caratterizza il locale che in breve tempo è diventato un punto di riferimento nella vita notturna, grazie al mix di buona musica, ottimi servizi e qualità del proprio pubblico.

Nel locale più in voga della città di Bari, venerdì 4 Febbraio, all’interno della serata The Vicious Game, ci sarà uno dei dj italiani più importanti al mondo: Claudio Coccoluto.

In attività dalla fine degli anni ’70, quando ha iniziato a lavorare presso una radio locale, Coccoluto ha avuto un’ascesa senza eguali tali da diventare un’icona del settore e trovando, nella musica, il giusto codice per comunicare con il mondo. È stato il primo dj europeo a suonare al Sound Factory Bar di New York, locale cool, dal quale sono passati i più importanti nomi del panorama House mondiale, dove porta in pista il suo genere musicale, ovvero una variante della musica house, da lui definita underground.  Dj, Remixer e Producer ha girato il mondo con il proprio sound, diventando il dj italiano più apprezzato a livello internazionale.

Ha, inoltre, condotto il programma C.O.C.C.O. su Radio Deejay, ha fatto parte della Giuria di Qualità del Festival di Sanremo nel 2003; nel 2007, con la casa editrice Einaudi, ha scritto un libro nel quale parla di se stesso e della sua carriera, “Io, dj”; quest’anno ha partecipato come ospite-docente ad  Area Sanremo, l’unico concorso che permette ai giovani di accedere al Festival della Canzone Italiana.

Questo artista, che si esibirà all’H25 si può definire un “alchimista del suono”, nonché un precursore, il quale ha portato il djing italiano ai vertici della scena internazionale.

La serata sarà aperta, come al solito da un ricco buffet, per accogliere i propri ospiti, accompagnato dalla musica selezionata da Marco Ninni.

A seguire si ballerà, fino a tardi, con il dj set del resident Antonio Lananna aka Skizzo e dello special guest Claudio Coccoluto, accompagnati dalla voce di Nico P.

 

Intervista a Claudio Coccoluto a cura di Valter Cirillo

 

Claudio Coccoluto è uno dei più importanti dj italiani di fama internazionale. In attività dai primi anni ’80 ha ottenuto in questi anni numerosi successi e soddisfazioni. Venerdì 4 Febbraio si esibirà, con il suo djset, all’H25 di Bari.

Ti si può definire un’icona della House Music “made in Italy”. Ripensando alla tua carriera, sempre in ascesa, che emozioni provi?

Tanto per incominciare, parlare di carriera non mi convince affatto. Quando c’è in ballo una passione così forte, come la mia per la musica, le cose succedono in dinamiche molto diverse. Quello che vedo è un percorso dove gli avvenimenti si concatenano cercando di aggiungere qualcosa, di completare o di raggiungere qualche traguardo nuovo. Ma non è una carriera. Una Carriera è qualcosa che è legata ad una gerarchia, al conseguimento di posti più assidui. Non mi appartiene molto come concetto. Preferisco pensare a una condivisione di emozioni, quelle in questo caso, come dici bene, sono importanti, anzi, sono la motivazione stessa dell’andare avanti. Ritrovare certe emozione belle, cancellarne alcune brutte, oppure migliorare e cercare di perfezionare. Sai, io dicevo una volta: alla ricerca della “serata perfetta”. È un luogo utopico che vale la pena sognare, perché tutti i dj lo vorrebbero toccare almeno una volta nella vita. Poi, come dire, il perfezionismo, l’autocritica che ti fa dire «Manca ancora qualcosa…», «ci vorrebbe questo…», «si potrebbe fare meglio…» e allora continui cercando di arrivare al risultato. Ecco io preferisco definirla così.

Sei stato all’Area Sanremo ed hai dato consigli ai cantanti del domani. Che suggerimento daresti ai giovani dj?

Ma guarda, essenzialmente sono gli stessi perché poi alla fine chi tratta l’arte o l’artigianato, in base a come la si concepisce, deve avere una rispetto sacrale per quello che sta facendo. Oltre a questo rispetto anche il senso del sacrificio viene un po’ a mancare, perché siamo nell’età del Grande Fratello e del tutto e subito. Queste cose con i percorsi artistici, con i percorsi di accrescimento, hanno poco a che fare. Non ci sono scorciatoie! La gavetta è fondamentale, come è fondamentale avere alcuni anni di esperienza e di conoscenza sulle spalle. Siccome viviamo in anni di accelerazione tecnologica tutto questo ha creato spesso dei grossi malintesi, proprio perché la tecnologia spesso aiuta in maniera sconvolgente. Riesce a far fare a tutti cose che prima facevano solo in pochi. Però nello stesso tempo, proprio per mancanza di percorsi culturali, la cifra e la profondità di questi interventi artistici è un po’ bassa. Quindi ci troviamo a rimpiangere tempi in cui la tecnologia era meno avanzata ma c’erano più applicazioni e più idee.

In tutti questi anni di “militanza”, qual è l’episodio che ti ha dato maggiore soddisfazione?

Non mi interesso molto del passato. Cioè non è una cosa che tengo molto presente, nel senso che mi interessa molto di più il futuro e quello che farò. Quindi ce ne sono tanti di episodi. Me ne vengono in mente tanti e nessuno ma sono legati a certe cose e a certi momenti, tutte cose che mi interessano poco rispetto ai programmi per il futuro, che sono la vera spinta del mio motore. Si dice: “Una cosa fatta a capo và”. Non è che io mi vado a beare di quel party o di essere stato in quel posto. Sì, è una cosa che è stata bella ma non faccio nomi per non fare torto a nessuno e anche perchè potrei dimenticarne qualcuno. Adesso, parlando con te e parlando della Puglia, riaffiorano alla mente certe serate del Clorophilla che sono state indimenticabili. Perché l’atmosfera che si respirava, in particolare qualche anno fa a locale appena aperto, appena fresco, in una location così diversa da quello che può essere una discoteca normale, ha lasciato un segno importante. Non capita spesso di trovare dei posti così belli, materialisticamente parlando. Quindi sicuramente questo lo posso citare.

Tutti hanno dei sogni, anche chi ha raggiunto dei grandi traguardi come te.  Quali sono i sogni nel cassetto di Claudio Coccoluto?

Io vivo di sogni! Non faccio altro che sognare. Vivo di progetti che non metterò mai a punto e che non riuscirò mai a eseguire, o almeno nel numero di idee e di sogni. Però, diciamo che il sogno più bello in assoluto, per me, sarebbe fare la colonna sonora di un film bellissimo. Ritengo che sarebbe una sorta di coronamento di un lavoro di tutta la vita di dare il corollario di emozioni alla musica che suoni o che produci. Quindi quando hai la possibilità di farlo attraverso le immagini, secondo me è il top. So che non succederà mai o sarà una cosa difficilissima da fare accadere, però non mi tirerei indietro.

Di tutte le attività che hai portato avanti contestualmente a quella del Dj, quale hai svolto con più piacere?

Contestualmente l’unica attività che ho portato veramente avanti è quella di imprenditore nello stesso ambito. È sempre stata un’attività parallela e continuativa. Tutto il resto sono state occasionalità, colte per strada e coniugate in maniera goliardica. Non penso a darne tutta questa importanza. Voglio dire, se mi invitano a fare la comparsa a “Ciao Darwin”, piuttosto che al “Festival di Sanremo”, io ci vado come va un bambino sulla giostra, per divertimento e per curiosità, ma non vado a metterlo in luce come un traguardo, quindi lo ritengo solo occasionale. Quello che non ritengo affatto occasionale è l’attività di imprenditore che mi permette di fare tesoro degli sbagli altrui, perchè girando vedi anche imprenditori da non imitare. È quello che ritengo essere l’attività che mi riesce meglio dopo mettere i dischi. Anche se poi non ne faccio completamente un business, è più una celebrazione della mia passione estesa all’organizzazione di un club, perché si avvicina un po’ al mio ideale di club, farlo con i miei soldi e con le mie competenze. Non è esattamente quello che vorrei, perché per fare esattamente quello che vorrei dovrei vincere al Super Enalotto, ma al momento sono contento del Goa.  

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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