La Sveva Pall. Lucera, per mano del presidente Luca Maglia, ha consegnato al comune le chiavi del Palazzetto dello Sport di Viale Canova a seguito delle note vincende.
Lo ha reso noto con un comunicato la società che ha guadagnato la permanenza nel campionato di serie B Interegionale a cui la squadra ha partecipato.
“Abbiamo dato il massimo in una situazione di grande instabilità, anche emotiva recita il comunicato stampa. Cosa resta, a fine campionato, di questa triste vicenda? Rimangono la forza e la possibilità di poter dimostrare a chiunque, ovunque, mediante atti pubblici e documenti, che oggi il Comune di Lucera avrebbe incassato tutte le somme richieste alla società, se solo avesse voluto. Il Comune ha preferito agire d’imperio, unilateralmente, in modo cieco. Ha preferito spendere anziché incassare: decidere di pagare decine di migliaia di euro ad un avvocato anziché recuperare entrate patrimoniali mettendo la società nella condizione di pagare ha un senso? Risponde ad una logica? La richiesta di rateizzazione della Sveva è agli atti del protocollo del Comune di Lucera. E’ datata 21.12.2023. In quella stessa data veniva firmata la prima ordinanza di sgombero ingiunto alla società. Perché? Il Comune, da questa storia, ha maturato costi per oltre 15000 euro tra compensi al suo avvocato difensore e spese di soccombenza del giudizio dinanzi al TAR, a fronte di una minima possibilità di compensazione con le spese dovute dalla Sveva per la declaratoria di incompetenza pronunciata dal Tribunale Ordinario di Foggia, che ha ritenuto, contro la stessa convinzione del Comune di Lucera, che la questione vada devoluta alla cognizione del TAR. Oggi, dunque, il merito della vicenda attende di essere deciso. Attende di essere giudicato e valutato dalla magistratura. E verrà giudicato l’intero agire amministrativo perché, carte alla mano, questa è un’amministrazione capace di smentire se stessa, di scrivere tutto e il contrario di tutto. Qualcosa di incredibile. Ad oggi, cosa ci ha guadagnato il Comune di Lucera in tutta questa storia? Niente. A quale scopo tanto accanimento? Non è dato sapere. Il Palazzetto ora è “vuoto”. Dov’è il bando? Dov’è la promozione dello sport e dove il perseguimento dell’interesse collettivo nell’uso della struttura? Da nessuna parte […]. Questa è una storia assurda, piena di logiche incomprensibili. E’ una storia anche difficile da raccontare, conclude la società, ma che racconteremo mettendoci la faccia. E la firma“.