“Il Prefetto di Foggia attivi immediatamente tutte le leve di intervento e di raccordo per fronteggiare l’imminente emergenza nel settore agricolo, piegato da irregolarità, caporalato, sfruttamento - come confermato dagli ultimi episodi di cronaca che hanno portato all’arresto di tre imprenditori - e da possibili nuove criticità.
Il nostro grido di allarme e le nostre ripetute richieste di incontro non possono più rimanere inascoltate”.
I Segretari Generali Cgil, Cisl e Uil di Foggia Maurizio Carmeno, Carla Costantino e Gianni Ricci con i Segretari Daniele Iacovelli Flai Cgil, Paolo Frascella Fai Cisl ed Antonio Castriotta Uila Uil intervengono chiedendo l’immediata apertura di una tavolo tecnico in Prefettura ed un riunione straordinaria della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità.
“Non è pensabile che l’unica azione di intervento sia affidata alle indagini, alle inchieste e al lavoro, sempre encomiabile e puntuale, della Procura della Repubblica di Foggia. Per quanto si sia già in ritardo, è necessario e fondamentale approntare un piano di azione preciso e capillare, che dia seguito a quanto già da due anni pattuito in sede per fronteggiare l’annosa emergenza che ogni anno si ripropone nei campi di Capitanata.
“La pandemia da coronavirus - continuano i Segretari nella nota - quest’anno ha acuito la ferita ed è impensabile che non si possa intervenire, in modo preventivo, convocando con urgenza proprio la Sezione Territoriale della Rete sul Lavoro Agricolo, che deve riprendere la sua azione attraverso un percorso condiviso con la Regione Puglia, la stessa Prefettura e l’INPS titolare della sua Presidenza.
In più, si risolva una volta per tutte la situazione di ‘non vita’ dei campi di accoglienza per tanti stranieri regolari costretti a vivere nell’inferno della vicina ex pista di Borgo Mezzanone. L’agricoltura foggiana vive giorni drammatici, si intervenga subito tutti, con unità di intenti solidali: istituzioni, forze sociali, forze dell’ordine, organismi datoriali e associazioni di categoria”.