"La pianificazione strategica nel territorio dei Monti Dauni rischia di rimanere soffocata dalla deriva accentratrice di Carmelo Morra e dalla successiva miopia di alcuni sindaci, che hanno pensato di fare il gioco delle tre carte scambiando la Comunità Montana con l’Unione dei Comuni". E’ Tino Grisorio, componente della segreteria provinciale del PD e portavoce del coordinamento "Tonino Cirillo" dei circoli dei Monti Dauni e di Lucera, ad intervenire nel dibattito scaturito dalla decisione della Giunta regionale di revocare il finanziamento di 12 milioni di euro destinato ad azioni di contrasto al dissesto idrogeologico. "E’ doveroso riconoscere che il campanilismo spinto e bipartisan di alcuni sindaci ha ulteriormente aggravato un quadro critico che da Bari hanno più volte ed inutilmente segnalato – continua Grisorio – a dimostrazione dell’inutilità delle rivendicazioni e recriminazioni se non si è capaci di articolare correttamente le relazioni istituzionali. L’intervento della Provincia di Foggia, ancorché tardivo per intuibili ragioni di tutela del buon nome politico di Morra, potrebbe consentire un recupero di credibilità, purché gli amministratori di Palazzo Dogana non siano animati dall’intento di accentrare le decisioni e siano positivamente predisposti a sostenere ed accompagnare i Comuni dei Monti Dauni a ritrovare la strada della pianificazione strategica. Al punto in cui siamo, il recupero di protagonismo da parte del territorio passa per la rapida e ampiamente condivisa indicazione del Comune capofila dell’area vasta che il coordinamento territoriale dei Monti Dauni ha indicato in Bovino o Casalnuovo, già sedi delle Comunità Montane soppresse, o in Lucera, l’Amministrazione più grande dell’area vasta. Questa soluzione – conclude Tino Grisorio – è la più idonea a concretizzare la progettualità dall’Università degli Studi di Foggia per assicurare lo sviluppo del nostro territorio".
COMUNICATO STAMPA PD