Il Comitato Feste patronali di Lucera è operativo. Monsignor Giuseppe Giuliano, vescovo della Diocesi di Lucera-Troia, ha infatti accolto la proposta del delegato vescovile per le Feste patronali, don Costanzo De Marco, di confermare il Comitato così come costituito lo scorso anno per l'organizzazione dei festeggiamenti in onore di Santa Maria Patrona in programma nel 2024.
Francesco Finizio è riconfermato nella carica di presidente del Comitato Feste patronali e sarà affiancato da Antonio Cioccarelli,vicepresidente, Nicola Di Bitonto, Domenico Iliceto, Alessia Carelli, Valentina Ornito e Giuseppe Olivieri.
Il Comitato ha lo specifico compito di organizzare e realizzare, tenuto conto delle condizioni socio-economiche della città e delle esigenze di solidarietà, la Festa Patronale in onore di Santa Maria che, come da tradizione, si svolge nei giorni 14,15 e 16 agosto di ogni anno.
Già a partire dalla prossima settimana, presidente e componenti saranno impegnati a portare avanti il loro servizio attivando la raccolta fondi.
Il metodo sarà lo stesso attuato negli ultimi anni che ha eliminato il porta a porta e ha visto i membri del Comitato recarsi personalmente presso esercenti, professionisti e imprenditori locali per la richiesta di un contributo economico.
Quest’anno, per familiarizzare con i responsabili della raccolta, sarà possibile conoscerne i volti e le storie attraverso il sito Festepatronalilucera.it e i social dedicati.
Il che potrà facilitare anche i singoli cittadini che vogliano sostenere la festa, donando direttamente ai componenti. Restano comunque attivi i sistemi consueti tramite bonifico bancario intestato al “Comitato Feste Patronali Lucera”, Iban IT32W 05385 78440 CC 157000 3328, con causale “Pro Feste Patronali” o il recarsi alla sede di Piazza Duomo, al civico 15, sala Giorgio La Pira, aperta tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 20.30.
“L’impegno del Comitato – ricorda Francesco Finizio – è sia di coniugare la devozione a Santa Maria Patrona, la tradizione e la promozione del territorio, ma anche, e soprattutto, quello di favorire la partecipazione di tutti al costruire qualcosa di valore, che sia da impulso alla crescita spirituale e culturale della comunità”.