“La crisi economica morde ed erode posti di lavoro giornalmente in Italia come in Capitanata. In questo periodo storico emerge la grande difficoltà di fare sindacato”. L’ha detto Antonio Carangella, rieletto segretario generale della Fistel Cisl di Foggia al termine del quinto congresso provinciale svoltosi a Foggia, presso la Sala Riunioni “Bruno Mazzi”, il 26 gennaio 2013. “Governare l’economia digitale per essere protagonisti” è stato il tema di cui hanno dibattuto i delegati congressuali alla presenza del segretario territoriale della Cisl, Carla Costantino e Giuseppe Clemente, segretario generale della Fistel Cisl di Puglia. Il congresso ha eletto membri della segreteria territoriale: Michele Gesualdi e Francesco Sansone. “Il sindacato si trova e si troverà nei prossimi anni – ha detto Carangella - costretto a fronteggiare la chiusura di molte aziende e a intavolare negoziazioni su cassa integrazioni straordinarie o mobilità. E’ sempre una sconfitta per chi fa sindacato dover firmare questo tipo di accordi, anche se la presenza di ammortizzatori sociali rende meno amara questa sconfitta e fornisce una piccola speranza di ripresa lavorativa. Nel quadriennio precedente, le telecomunicazioni – ha rilevato il segretario Fistel nella sua attenta relazione - dell’intera provincia hanno ricevuto un forte decremento occupazionale. Sono stati collocati in mobilità ordinaria sia quarantacinque lavoratori su un organico di 180 unità di Telecom Italia e sia tutti quattordici lavoratori della Sielte cantiere di Foggia. Inoltre, 110 lavoratori di Telecom Italia di Foggia hanno effettuato contratti di solidarietà difensiva per una diminuzione lavorativa dal 3,5% al 15% nel biennio 2011-2012”. Sul fronte della cosiddetta ‘Cartiera’, il processo di trasformazione in società per azioni ha inevitabilmente creato un percorso di ristrutturazione e di riorganizzazione aziendale che ha investito tutti i lavoratori di Foggia. “Oggi lo stabilimento foggiano dell’IPZS è senza ombra di dubbio più competitivo, altamente tecnologico e capace di creare ricchezza e posto di lavoro”, ha rilevato Carangella. “Abbiamo condiviso le scelte aziendali di puntare sul core business portando a Foggia produzioni ad alto valore aggiunto. Ora attendiamo che si realizzino le politiche d’internalizzazione, tanto evocate dalla nuova dirigenza, che porteranno anche la stampa e l’allestimento dei bollini farmaceutici. Per diventare una punta avanzata dell’innovazione si deve continuare ad assumere giovani con spiccate professionalità, contemporaneamente al recupero formativo del personale già occupato”. La crisi grava anche sul settore della ICO. “Dopo una prima ondata di mobilità, oggi sono stati stipulati dei contratti di solidarietà. Questa potrebbe sembrare una sconfitta, tuttavia – ha detto il sindacalista - abbiamo ottenuto, dopo lunghe contrattazioni e scontri, le migliori condizioni possibili. Una particolare attenzione abbiamo inoltre osservato, in questi anni, a due aziende foggiane sull’orlo del fallimento quali la Rotopack e le Grafiche Gercap, dove, pur in una situazione compromessa, il nostro sindacato è riuscito ad ottenere il riconoscimento degli ammortizzatori sociali”. Per Carangella, “anche se vivaci sono state le vicende, il bilancio dei risultati rappresenta un punto fermo per consolidare la presenza del sindacato nelle fabbriche e in tutti i luoghi di lavoro e garantire le opportunità di benessere dei lavoratori ma al tempo stesso un soggetto partecipe e attento alle questioni del lavoro, del salario, della sicurezza, delle nuove professionalità, della formazione”.