Cronaca di un divorzio annunciato
A quasi un anno dagli eventi che portarono il nostro gruppo politico ad abbandonare la maggioranza in Consiglio Comunale, i rumors sempre più insistenti sulla ennesima frattura che vede oggi protagonisti gli esponenti della lista "Rinnoviamo Lucera " si sono materializzati in un Comunicato che lascia presumere nuovi addii e magari nuovi, più o meno aspettati, ingressi.
Galeotta fu l'apparente intesa sul tanto abusato "Bene della Città", che di sentimentale aveva ben poco e noi, d'altronde, non ce la siamo mai bevuta questa storiella della prode armata di centro destra che accorreva in soccorso dell'amministrazione agonizzante, con in mano il baluardo del "senso di responsabilità”, del "rispetto istituzionale", insomma…dell'amore incondizionato per questa città.
Che forse poi così incondizionato non era, visto che, al momento della riscossione dei dazi e delle promesse, malcelate dai sorrisoni delle conferenze stampa e delle consultazioni, i conti non sono tornati e l'idillio come per magia è svanito. Come sempre accade per i matrimoni d'interesse!
Lo stesso senso di responsabilità che allora fece mettere da parte programmi elettorali ed atavica ostilità, oggi non impedisce all'assessore del gruppo in rivolta di disertare le giunte, ai due presidenti di commissione di autosospendersi dagli incarichi e paralizzare di fatto l'attività delle stesse commissioni.
Alla fine si è finito per fare quella politica pessima e improduttiva, quella delle poltrone e dei numeri, che rischia di condannare la città a nuovi periodi di stasi, di ritardi e poche soluzioni ai problemi veri della gente.
Quella politica che non ci è mai piaciuta e che a maggio 2021 abbiamo ribadito di non voler fare, quando, dopo la fuoriuscita del gruppo "Con Lucera", ci fu prospettata la possibilità di rimanere in maggioranza assieme ai "soccorritori nel nome del bene comune".
Fummo tacciati di "tradimento del patto elettorale": restiamo -oggi più che mai- convinti invece di avere agito con onestà e responsabilità, nel massimo rispetto delle persone che ci hanno sostenuto, rinunciando alle poltrone piuttosto che sbattendo i piedi e facendo capricci per ottenerne altre e continuando a dimostrare un atteggiamento sempre propositivo e costruttivo, mai strumentale o inutilmente polemico.
Restiamo convinti che se si vuole lavorare realmente per "il bene della città", non servono poltrone e non conta la posizione della seduta a Teatro Garibaldi.
Lista Agricoltori per Lucera
Antonella Matera e Nicola Di Battista
Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa.