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DIECI ANNI AL SERVIZIO DI MOTTA MONTECORVINO

 

Quando un Sindaco lascia è sempre il momento di fare bilanci. E quello (2002-2012) del medico Pietro Calabrese, primo cittadino di Motta Montecorvino, è decisamente positivo, non solo per le tante opere di qualità realizzate (come vedremo), ma anche per il ruolo di raccordo istituzionale ricoperto sempre con indiscusso equilibrio, disponibilità e sensibilità. Egli per qualche maniera ha davvero rappresentato l’umanizzazione della politica, all’interno di una visione cristiana della gestione pubblica.  Il tratto più significato del percorso amministrativo di Calabrese  è certamente il suo grande amore verso la città natia, facendo emergere in ogni circostanza il forte radicamento sul territorio rappresentato e amministrato.  E’ lo stesso ex Sindaco a confermare questa nostra riflessione e valutazione quando dichiara, tra l’altro: “ Ho accettato per due volte la candidatura a Sindaco ed ho svolto il mandato affidatomi come segno di gratitudine verso il mio paese, verso i miei genitori, i familiari, gli amici e tutte le persone che mi hanno circondato di vero affetto e hanno dato un prezioso contribuito nel corso degli indimenticabili anni della mia formazione. Ancora oggi, ogni qualvolta sono in viaggio verso Motta, ripenso agli anni passati, a tutte quelle persone che mi sono state vicine e torno volentieri al mio paese abbarbicato sulla montagna, tra “campi di grano, boschi, sorgenti, querce, olmi e ulivi”. 

 E’ decisamente una dichiarazione di amore quella del dottor Calabrese verso la città di origine, una dichiarazione che ha da sfondo la speranza di continuare a vedere Motta Montecorvino stella di prima grandezza nel panorama del Monti Dauni. Non è vero che la politica  è sempre elemento disgregante della comunità. Pietro Calabrese ha dimostrato il contrario, nel senso che la sua dedizione assoluta e disinteressata verso i problemi cittadini ha compattato la cittadinanza attorno al solo obiettivo di far crescere la comunità, pur con tutte le difficoltà che vive una popolazione sostanzialmente emarginata dalla grande politica. Ma veniamo  alla sintesi del  programma realizzato.

MONTE SAMBUCO: realizzazione del chiosco, dei bagni pubblici e fornitura di acqua ed energia elettrica; sistemazione della sommità dell’area adiacente e antistante la cappella San Giovanni Battista; censimento del bosco di Motta e concessione ai cittadini del taglio della legna uso civico sospeso dagli anni 1990/1991); CONDOTTA IDRICA : messa in opera di una nuova pompa presso la sorgente Umara che ha assicurato la fornitura di acqua al paese continuamente, salvo alcune brevi interruzioni dovute a rotture della condotta idrica e a frane; messa in opera di cloratore automatico nel serbatoio centrale del Piano Capraia che ha garantito ininterrottamente la potabilità delle acque; sistemazione del tratto di condotta gravemente danneggiato dalla frana nella zona retrostante il vecchio cimitero; CIMITERO NUOVO:  riordino della sala mortuaria e della cappella centrale dove sono stati tumulati i sacerdoti e sistemazione delle due aiuole antistanti la cappella con piantumazione di erba; consolidamento e riqualificazione dell’intero cimitero comunale, dell’area circostante con rifacimento della scala di accesso, della rampa, realizzazione del marciapiede e dell’area parcheggio; CENTRO STORICO messa in opera di illuminazione artistica nel borgo antico; messa in sicurezza e illuminazione notturna della torre campanaria; messa in sicurezza della chiesa madre con “palificata” a sostegno delle mura perimetrali, pavimentazione interna, ampliamento del presbiterio e lavori di dipintura della chiesa; CIMITERO VECCHIO: sistemazione della copertura crollata della “gran fossa”, in pietoso stato di abbandono; acquisto terreno antistante, abbattimento della “masseria” che copriva la visuale e rendeva difficilmente accessibile l’entrata; spianamento della ripa che costeggia la strada provinciale con impostazione dell’area marciapiede che porterà fino al nuovo cimitero; prolungamento della pubblica illuminazione del campo di calcetto fino al vecchio cimitero;  IMPIANTO SPORTIVO DI CALCETTO: realizzazione di marciapiede della “croce” fino all’estremità superiore del campo di calcetto in zona “Aia a Monte”; realizzazione del campo di calcetto regolamentare in erbetta sintetica e degli spogliatoi con sistemazione dell’area circostante.  PAVIMENTAZIONI: completamento lavori in corso Roma con abbassamento del fondo stradale e messa in opera di marciapiedi; sistemazione del sito area Quercia di San Luca con apposizione di artistica tabella illustrativa e riconoscimento con D.S.R. del 17.1.2003 del “vincolo” sulla quercia monumentale; pavimentazione area marciapiede antistante il bar in piazza e la chiesa Madonna dell’Arco; rifacimento villetta monumento ai caduti con messa in opera di caratteristica pensilina e stele alza bandiera; completamento pavimentazione della principale Via Giovanni da Montecorvino da Piazza della Libertà fino alla Chiesa Madre e delle strade del centro storico. Significativi interventi sono stati effettuati per: caserma carabinieri, edificio scolastico, municipio, centro riabilitazione, servizio assistenza domiciliare, postazione 118,  frana Bicocca, fornitura gas metano, discarica “Aia Bassa”, depuratore, zona “Serrone”e “Inversa Neviera”,  Pit Fiumara di Motta, ricostruzione post sisma, sistemazione piazzetta nel centro storico, torre Montecorvino, canale “Pozzo Nuovo”, casa famiglia per anziani, intervento frana campo sportivo, intervento di miglioramento boschivo, frana “Serrone” IV lotto. 

Si tratta di opere realizzate nel contesto di una situazione finanziaria difficile, che non risparmia alcun Comune per via della assegnazione di  minori risorse statali.  In programma ci sono altre opere qualificanti che il dottor Calabrese lascia in eredità al successore, nella speranza che possano essere realizzate e definite in un quadro programmatico che ha visto Motta Montecorvino presentarsi sempre come punto di riferimento per tutti i vicini centri del Subappennino dauno.

Antonio Di Muro

 

 

 

 

 

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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