A conclusione del Tour che, negli ultimi 7 mesi, lo ha portato in giro per l’Italia per offrirsi ai suoi numerosi fans, Enrico Ruggeri si è ritagliato una "3 giorni" nella sua Milano tra il 7 ed il 9 Ottobre.
Abbiamo assistito alla prima delle 3 puntate de"La ruota" (questo il titolo dello spettacolo) e non ce ne siamo pentiti, davvero !
Che Ruggeri fosse un grande autore, disponibile anche a "donare" ad altri le sue perle era già un dato acquisito. 2 esempi ( "Il mare d’inverno" e "Quello che le donne non dicono") sono più che sufficienti.
Quello che invece mi ha positivamente sorpreso sono le sue doti di showman. Enrico è, allo stesso tempo, caldo, coinvolgente, ironico, dolce e grintoso.
"La ruota" perché, intercalando i nuovi brani a quelli con qualche anno in più, Enrico ha dato modo a persone presenti in platea ( Beccalossi, ad esempio: si, proprio Evaristo… ed alcuni dei ragazzi di "X Factors") di girare la ruota che estraeva in modo casuale (?) alcuni pezzi del suo repertorio storico.
Non è mancato nulla nelle oltre due ore di musica e di parole ed il numeroso ed affezionato pubblico ha mostrato di gradire, stabilendo con Enrico un dialogo simpatico. Ho già detto di "Il mare d’inverno" e di "Quello che le donne non dicono" (alla chitarra, tra i musicisti che hanno accompagnato Ruggeri, c’era anche quel Luigi Schiamone, co – autore del pezzo). Non poteva mancare ( e non è mancata ) "Contessa", probabilmente il primo vero successo di Enrico.
Unica forzatura dello show, a mio avviso, l’eccessivo riferimento (con tanto di presenza fisica dei partecipanti) ad "X Factors" che vede quest’anno Enrico tra i protagonisti. Forzatura non tanto per il lodevole tentativo di promuovere i futuri talenti quanto perché il tutto è sembrato più che altro uno spot promozionale ( di fronte a pubblico pagante) dello stesso progetto.
Ad uno come Enrico Ruggeri, però, è più che lecito perdonare….
LUIGI PICARO