E’ conto alla rovescia a Lucera per Fratto_X, una delle più importanti produzioni che l’irresistibile coppia, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, unica nel panorama teatrale europeo, porta da tempo in tour in Italia e all’estero. Lo spettacolo che vede in scena, insieme a Rezza, Ivan Bellavista, è (mai) scritto da Antonio Rezza, sull’habitat creato da Flavia Mastrella, con assistente alla creazione Massimo Camilli, addetto alle luci Mattia Vigo, a luci e tecnica Alice Mollica. Organizzazione generale di Tamara Viola e Stefania Saltarelli, produzione Rezza/Mastrella con La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello.
«Di meglio non potevamo sperare come spettacolo di apertura» sottolinea il curatore Fabrizio Gifuni. L’opera Fratto_X è rivelatrice della grandezza teatrale della coppia Rezza- Mastrella che dal 1987 calca i palcoscenici imponendo un’arte indipendente, fatta di intelligenti e dissacranti visioni che ruotano attorno alle contraddizioni tragiche ed esilaranti dell’essere umano, ammutolito dal conformismo, all’interno della società contemporanea. «Sta per arrivare in città - evidenzia Gifuni - un binomio artistico di rara potenza: Antonio Rezza, performer gigantesco, andrà ad “abitare” insieme a Ivan Bellavista le invenzioni scenografiche di un’artista unica come Flavia Mastrella, in una delle loro creazioni più dirompenti».
Dalle note di regia di Rezza e Mastrella, la «cifra» dell’opera Fratto_X: «Il telecomandato gira in cerchio: la spensieratezza non ha luogo. Entra la ferraglia con la pelle appesa. E con la voce forte. Si gira e se ne va. Urla da lontano parole piene d’eco. Torna e se ne va. L’eco ammutolisce. Un taxi perduto è un lamento mancato, disperazione in cerchio con autocritica fasulla, vittimismo di regime, modestia tiranna e tirannia del consueto. Tutto ciò che si assomiglia va al potere. E Rocco e Rita a fare uno il verso non dell’altro ma dell’uno. A imitar se stessi c’è sempre da imparare. Ma chi imita se stesso è la cancrena nell’orecchio di chi ascolta. E marcisce l’ambizione. L’ansia non è uno stato d’animo ma un errore posturale. Forma e demenza non viaggiano mai sole».
Dopo lo spettacolo di Rezza/Mastrella del prossimo 25 luglio, altri quattro saranno gli appuntamenti imperdibili (tutti con inizio alle 21.30) della rassegna «PrimaVera al Garibaldi» da godere nell’antico fascino dell’Anfiteatro di Lucera, in provincia di Foggia. Il 2 agosto, in prima regionale, «Gli amori difficili di Calvino», affidato a una delle presenze più luminose della scena italiana, teatrale e cinematografica, Isabella Ragonese, Nastro d’argento Grandi serie 2024 come migliore attrice protagonista per l’interpretazione de «Il Re» su Sky e applauditissima interprete, nella scorsa stagione, della «Clitennestra» teatrale di Roberto Andò. Ad accompagnare la sua voce sarà la musica eseguita dal vivo da Rodrigo D’Erasmo, violinista, polistrumentista e compositore di grande talento, dal 2008 storico violino degli Afterhours di Manuel Agnelli.
Seguirà il 7 agosto, sempre in prima regionale, «E’ stato un tempo il mondo», da un’idea di Francesco Magnelli, in cui la voce inconfondibile di Ginevra Di Marco - una delle interpreti più raffinate del panorama musicale italiano - si unirà, nel terzo appuntamento di questa rassegna, a quella di Franco Arminio, definito da Roberto Saviano «uno dei poeti più importanti di questo paese, il migliore che abbia mai raccontato il terremoto e ciò che ha generato». Il 24 agosto, a salire sul palco sarà Peppino Mazzotta, formidabile interprete teatrale, noto al grande pubblico per il ruolo dell’Ispettore Fazio nella serie di respiro mondiale, «Il commissario Montalbano», ma anche indimenticabile protagonista del film di Francesco Munzi «Anime Nere». L’attore calabrese porterà a Lucera in prima regionale lo spettacolo «Radio Argo Suite», nuova edizione della fortunata e memorabile opera che Mazzotta e Igor Esposito portarono in scena nel 2011.
Venerdì 30 agosto, a chiudere la rassegna a cura di «PrimaVera al Garibaldi» per Estate| Muse| Stelle sarà Lino Guanciale, attore colto, sensibile, amatissimo tanto dal pubblico teatrale quanto da quello televisivo e cinematografico. Formidabile interprete, nell’ultima stagione al «Piccolo» di Milano, della pièce «Ho paura torero» di Claudio Longhi, Guanciale trasporterà nell’Anfiteatro di Lucera un progetto della regista Lisa Ferlazzo Natoli dal titolo «Er Corvaccio e li morti»: una «spoon river» romanesca nata dalla penna del critico teatrale e conduttore di Radio3 Graziano Graziani. Le parole di Guanciale si immergeranno nella musica suonata dal vivo dal polistrumentista jazz Gabriele Coen.
I biglietti per ciascun spettacolo e i pacchetti-abbonamento sono in vendita: sul sito Vivaticket; presso la libreria Kublai di Lucera (Corso Gramsci, 27) dal lunedì al venerdì (9.30-13 / 17-20), e il sabato dalle 9.30 alle 13; presso il botteghino dell’Anfiteatro a partire dalle ore 19.30 nei giorni di spettacolo. Info e costi al link https://www.vivaticket.com/it/ ticket/fratto-x/239838; per info sui biglietti e l’intera rassegna, telefono: 3445672079.