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Foggia ricorda Giovanni Panunzio a trent’anni anni dalla scomparsa

Sono trascorsi trent’anni anni da quella sera del 6 novembre del 1992 in cui venne ucciso Giovanni Panunzio, imprenditore edile che aveva “osato” ribellarsi e denunciare le richieste estorsive della mafia foggiana.

Per non dimenticare l’impegno di Giovanni Panunzio, domenica 6 novembre, alle 18, una messa, presso la parrocchia dello Spirito Santo di Foggia, sarà concelebrata da Don Luigi Ciotti, presidente di Libera.

Quella di Giovanni Panunzio è la storia di un uomo coraggioso che si schierò contro il potere mafioso.

Giovanni Panunzio nasce a Foggia il 4 febbraio del 1941. Presto rimane orfano di padre e per questo, ancora ragazzino, capisce di dover aiutare la sua modesta famiglia. Inizia distribuendo il pane casa per casa e poi lavora come aiuto-carpentiere nei cantieri; ma presto, diventa carpentiere. Dopo anni, riesce ad aprire la sua impresa di costruzioni, con la quale comincia ad operare dapprima in provincia e poi, qualche tempo dopo, arriva in città.

Lavora con dedizione e impegno, diventando così, a soli 51 anni, uno tra i più importanti costruttori del capoluogo foggiano, dando lavoro a più di 70 persone.

 

Alla fine degli anni ’80, la pressione della mafia locale, sempre più organizzata e ramificata in Capitanata, si imprime sull’imprenditoria edile foggiana, stretta tra la necessità di regolamentare la città con un piano regolatore e la morsa del racket.

Un giorno di dicembre del 1989, Giovanni Panunzio riceve una telefonata; gli vengono fatte richieste estorsive dalla cosiddetta “Società”, per due miliardi di lire. L’imprenditore non cede. Iniziano così a susseguirsi i primi avvertimenti, minacce sempre più frequenti, sia personali sia rivolte alla sua famiglia. Un giorno due persone gli si avvicinano e gli puntano addosso una pistola che però, per un caso fortunato, s’incepperà. Un omicidio fallito. Giovanni inizia ad aver paura, si confida con le Forze dell’Ordine e sceglie di rompere il muro dell’omertà, affidando le sue paure, i suoi sospetti, le sue certezze a un memoriale che consegnerà ai Carabinieri per denunciare i suoi estorsori. E proprio quel memoriale, nel dicembre del 1991, fa scattare un blitz in città da cui scaturiscono numerosi arresti di esponenti di spicco della mafia locale.

 

È il 6 novembre del 1992, è sera, Giovanni è assistere alla seduta del Consiglio Comunale cittadino che deve approvare il nuovo piano regolatore della città. Non aspetta la conclusione, esce dalla sala consiliare, sale sulla sua Y10 e si dirige verso casa. È il giorno del suo anniversario di matrimonio e vuole fare una sorpresa a sua moglie. Sta percorrendo via Napoli, via centrale della città, situata poco distante dal Comune, quando i killer entrano in azione sparando quattro o forse più colpi di pistola. Giovanni, colpito alle spalle, al collo e al polso, si accascia sul volante; a nulla servirà la corsa contro il tempo per raggiungere il vicino ospedale.

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Redazione

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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