“Ci si domanda il perchè ogni anno, ragazzi come noi, ragazzi come me, decidono di andare a studiare al “nord” e non restano nella terra che li “ha visti nascere”. E ancora, ci si chiede come solo poche volte questi ragazzi decidono di ritornare “nella propria terra” una volta terminato il loro percorso di studi. Credo che questa come anche tante altre domande trovino risposta in quello che da cittadini della Capitanata stiamo vivendo ormai da mesi. Ancora una volta, il nostro territorio diviene il luogo, scelto da chi ci gonverna, in cui fare terra bruciata: il ridimensionamento dello Ospedale Lastaria e la chiusura del Tribunale sono solo due delle tante questioni che rischiano di danneggiare ancor più un territorio troppe volte bistrattato e vittima di una politica ben distante dal salvaguardare il cittadino”.
Queste le dichiarazioni del coordinatore di Generazione Futuro Lucera, Michele Nardella, che incredulo descrive la condizione di un territorio al quale tanto si toglie e poco si da considerando che è proprio grazie alla Capitanata che la Regione Puglia ha accesso a numerosi fondi che il più delle volte vengono reinvestiti altrove.
“Se si priva un territorio, di per sè già povero, di quelli che sono i suoi “servizi” ci chiediamo noi giovani, come si possa pretendere che lo stesso cresca e si sviluppi passando dall'opportunità di creare posti di lavoro. La mia domanda, la nostra domanda a questa classe dirigente è come pretendono di far crescere e sviluppare un territorio se poi allo stesso gli si tagliano le gambe necessarie per correre?”
Con queste parole il giovane coordinatore si fa così portavoce di una situazione di malessere vissuta da tutti quei giovani che si impegnano ogni giorno per costruire il proprio futuro sognando un territorio che ad oggi non sarà in grado di creare delle opportunità per gli stessi.
Il movimento giovanile di Generazione Futuro Foggia, per detta del suo coordinamento provinciale manifesta così il suo disappunto su quanto sta accadendo in Capitanata e in modo particolare nella città di Lucera.
“Chiediamo a gran voce che, arrivati a questo che definiamo punto di non ritorno, la classe dirigente sana del nostro territorio e quindi le amministrazioni coinvolte, inizino a vagliare tutte quelle contromisure (annessione al Molise per esempio) capaci di ridare alla Capitanata quella considerazione e quel riconoscimento che merita e soprattutto che le spetta.
Il fallimento di questa classe dirigente passa di giorno in giorno per quelle decisioni dettate non dalla razionalità ma dalla politica nella sua accezione più subdola ed è inaccettabile che vittima di questi giochi di potere siano i cittadini, o meglio un territorio al quale si sta negando sinanche il diritto alla salute”.
Queste le considerazioni del direttivo provinciale di GF che prende così una posizione chiara e netta di fronte ad una situazione che gli stessi stanno vivendo con apprensione.
Dall'account twitter di un presidente quale Nichi Vendola che denuncia l'arretratezza Italiana nel garantire i diritti sociali, noi di Generazione Futuro, ci chiediamo da quale forma di incoerenza sia affetta questa classe politica che ancora una volta “predica bene ma razzola male”.
Ci chiediamo come si può denunciare di diritti non dati e nel contempo permettere il ridimensionamento (preludio di una futura chiusura) di un presidio ospedaliero che ad oggi registra non solo livelli di eccellenza di alcune unità operative ma anche un'utenza che abbraccia un territorio che altrimenti diverrebbe impossibilitato nell'AVERE GARANTITO IL LIVELLO MINIMO DI ASSISTENZA SANITARIA .
Un' impossibilità dovuta non solo dal mancato potenziamento di strutture già esistenti in ogni realtà dei monti dauni ma anche e soprattutto dalla difficoltà di raggiungere centri quali Foggia e San Severo che a loro volta accusano già un notevole sovraffollamento.
Nonostante le numerose trattative in atto, nonostante le numerose proteste di cui il comitato pro- lastaria e alcuni cittadini si sono fatti promotori, si ha come l'impressione che i “dadi siano stati purtroppo già tratti” e che le sorti dell'Lastaria siano state decise da tempo.
Ci auguriamo di sbagliare e auspichiamo che si possa giungere ad un'intesa capace di permettere al presidio Ospedaliero di restare in vita e di continuare a garantire quel livello di assistenza fino ad oggi erogato. Nel contempo ci appelliamo al buon senso di quanti vivono il nostro territorio e dei giovani in particolare affinché, nel loro piccolo, si impegnino per far restare alto il livello di attenzione su di un problema che riguarda TUTTI e soprattutto il futuro delle nuove generazioni.
Il coordinamento Provinciale di
Generazione Futuro Foggia