Il coordinamento “USB Poligrafico” riunitosi il 21 novembre scorso è giunto a questa conclusione dopo le assemblee tenute in tutti gli stabilimenti e per i ritardi del Ministero dell’Economia e delle Finanze, detentore del 100% delle quote del nostro Istituto, nell’emettere il decreto applicativo, necessario per dare continuità produttiva ad una realtà industriale che da occupazione a 1700 lavoratori.
L’abbassamento del fatturato annunciato dal vertice aziendale per i prossimi anni, in relazione al calo produttivo avvenuto in concomitanza con il termine del decreto che affidava al Poligrafico importanti commesse, crea preoccupazione rispetto la tenuta produttiva e occupazionale dell’Istituto stesso, anche in considerazione della trasformazione dell’Amministrazione Pubblica attraverso la smaterializzazione delle commesse da noi prodotte.
In questo scenario l’USB Poligrafico, pur contestando le misure adottate dal decreto del “fare”, espresse apprezzamento sull’introduzione dell’art.17 bis del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, in quanto tale norma apporta una modifica vitale per la nostra azienda.
Ritenevamo fosse il primo intervento di una riforma complessiva della legge istitutiva dell’IPZS, in considerazione del fatto che i principali operatori a livello europeo che presidiano gli stessi mercati del Poligrafico sono pubblici, che sono punti di riferimento istituzionali indiscussi all’interno del Paese di appartenenza e sono strumenti essenziali nella realizzazione di strategie a livello Paese.
Il ritardo del decreto applicativo da parte del Ministero, necessario per determinare commesse di lavoro che possiedono specifiche caratteristiche, oltre a creare incertezze di investimenti, presta il fianco a “Lobby Industriali” bene identificate e organizzate che, per interessi esclusivi, compromettono pesantemente il futuro del Poligrafico .
Non si può sottacere all’attacco che subiscono produzioni che fatturano 130 milioni di Euro e parliamo di Documento Unico, Bollini Farmaci, Gioco Lotto. Commesse di qualità e garanzia per la non contraffabilità, che permettono di avere lavorazioni ad alto valore aggiunto e sicurezza per lo Stato.
Così come non si capisce, se i prodotti che lo Stato ha previsto di smaterializzare, pur mantenendo le caratteristiche individuate dal decreto, saranno ancora prodotte dal Poligrafico. Queste produzioni rappresentano ulteriori 40 milioni di fatturato.
In questo quadro di incertezze, il coordinamento “USB Poligrafico”, al fine di salvaguardare una realtà industriale così importante e strategica per lo Stato e per difendere i 1700 lavoratori che saranno i primi ad essere penalizzati per ritardo del provvedimento, ha deciso una giornata di mobilitazione per il 06 dicembre 2013 per tutto il Poligrafico con Manifestazione al Ministero dell’Economia e della Finanza, che si terrà alle ore 11.00, affinché il provvedimento ministeriale avvenga approvato nel più breve tempo possibile.