I sottoscritti consiglieri comunali del gruppo Progetto comune, con il presente comunicato, intendono criticare aspramente la scelta operata dal sindaco di Lucera, nella sua qualità di consigliere provinciale, di indurre la provincia di Foggia ad acquistare all’asta pubblica l’immobile ove sono siti gli uffici della Bio Ecoagrimm ed una parte non funzionante del suo impianto.
Operazione fortunatamente non riuscita a causa di ritardi della tecnostruttura.
E’ di oggi la notizia che l’Ente provincia non riesce a far quadrare il bilancio perché non ha i soldi per scuole e strade provinciali, (che infatti sono in condizioni sempre più disastrose), tanto che il consiglio provinciale e’ andato deserto per il secondo giorno consecutivo; ma Tutolo, senza il benché minimo scrupolo, avrebbe fatto spendere due milioni di euro circa alla collettività, per acquistare uno stabile ed inservibili macchinari.
Il sindaco racconta che la finalità era quella della gestione pubblica dell'impianto di compostaggio, finalizzata al risparmio da parte dei cittadini.
In realtà, dalla semplice lettura dell’avviso di vendita del Tribunale di Foggia, si comprende che l’azienda, le licenze e l’attivita’ operativa sarebbero rimaste di proprietà della famiglia Montagano, che avrebbe continuato indisturbata le sue lavorazioni.
Dunque, la puzza non sarebbe sparita e non ci sarebbe stato alcun vantaggio per la collettività.
Tantomeno per Lucera, che peraltro non conferisce l’umido presso quell’impianto.
Ma cio’ che è ancora più grave e’ che il sindaco ha tentato di portare a compimento la stessa operazione, dapprima con i soldi del Comune di Lucera.
Le casse comunali che, a suo dire, non hanno fondi neppure per sostituire un palo della luce rotto, avrebbero dovuto sostenere una spesa di milioni di euro per una inutile e controproducente acquisto immobiliare.
I consiglieri del gruppo progetto comune, quindi, sottolineano come il sindaco si mostri ogni giorno che passa, sempre più inadatto a fronteggiare e risolvere i problemi comunali e dell’intera collettività.
Avv. Giuseppe Bizzarri Avv. Simona Dell’Osso