Costantino Montuori non è più con noi.
La notizia della sua prematura scomparsa ci ha molto addolorato.
Anche se Costantino non ha mai scritto per la nostra testata con lui abbiamo costruito un solido rapporto di amicizia.
Lunghe chiacchierate, scambi di opinione che spesso prevalicavano la comune passione per il giornalismo.
Persona dal carattere mite, mai sopra le righe, la sua mancanza lascia un vuoto non solo nella sua famiglia, a cui porgiamo le nostre condoglianze, ma anche nell' informazione locale di cui era uno dei principali ed apprezzati protagonisti.
Danilo De Sabato
Per ricordardarlo pubblichiamo l'elogio funebre letto al termine dei funerali che si sono celebrati nella Basilica di San Francesco.
A Costantino Montuori, giornalista fino alla fine
Costantino Montuori ha dato tanto a Lucera by Night; il suo contributo allo sviluppo e alla popolarità del nostro portale di informazione è stato fondamentale. Gli siamo debitori, mentre la tristezza non vuol saperne di abbandonarci.
Costantino ci ha reso partecipi della sua genuina passione per il giornalismo, sin dal 2004. Amava, e noi con lui, rappresentare una Lucera che poteva trovare nei giovani, lui giovane, il senso di un'esistenza per rinnovarsi ed aprirsi al futuro, affrancandosi dal peso di logore consuetudini che escludono e mortificano chi abbia capacità e talento e chi abbia da ridire sulle cose che andrebbero cambiate.
Dover andare via a poco più di quarant'anni è crudele, ed è, soprattutto, inaccettabile e ingiusto. Perché Costantino aveva ancora tanto da offrire, non solo a noi che gli volevamo bene e che guardavamo a lui come a uno dei nostri punti di riferimento. La sua storia ha avuto aspetti tragici; ma il suo amore per la scrittura è stato sopraffatto solo alla fine. Non la disillusione, la noia, la sterilità delle idee, la mancanza di sentimento, la perdita di interesse, ma la malattia inesorabile lo ha costretto alla resa, gli ha fatto lasciare la penna, lo ha allontanato, definitivamente, da una cosa che amava tantissimo fare e che, forse è il caso di dirlo, metteva al di sopra di tutto.
Scrivere è un esercizio che rigenera, una prova che comporta una buona dose di sincerità verso se stessi, prima che verso il mondo che ci circonda. Tanto più è consistente quella dose di sincerità, tanto più quel giornalismo è credibile. Costantino, come lo abbiamo conosciuto, era sincero verso se stesso; era fedele alla sua cultura, alla sua formazione, alla visione che aveva della vita; era, per indole, educato con tutti. Costantino non si snaturava cercando di essere qualcun altro, diverso da quello che sentiva, da come si percepiva; gli veniva naturale essere originale e questa attitudine si traduceva in un modo di scrivere diventato, col tempo, personalissimo, quindi, immediatamente riconoscibile.
Ora che non c'è più, si spegne una voce singolare; e ci mancherà un punto di vista che mai è stato banale. Una perdita per noi enorme, e non di poco conto, crediamo, per la stessa Lucera, nello scorrere di tempi in cui, ormai, troviamo solo grandi affanni.
Ciao, Costantino, è inutile aggiungere che sarai sempre nei nostri cuori.