Dapprima la promessa di progetti finanziati al 100%, poi l’improvvisa e non concordata rideterminazione dei quadri economici e, infine, la doccia fredda rappresentata dall’esclusione dell’Iva tra le spese ammissibili: in questo modo, per 21 Comuni dei Monti Dauni, sarà praticamente impossibile dare seguito alla realizzazione degli interventi approvati dalla Regione Puglia nell’ambito del Psr 2007-2013. I primi cittadini di Lucera e di altri 20 paesi dei Monti Dauni (Pietramontecorvino, Biccari, Castelluccio Valmaggiore, Volturino, Volturara Appula, Celenza Valforotore, Castelnuovo della Daunia, Carlantino, Roseto Valfortore, Orsara di Puglia, Panni, Celle San Vito, Deliceto, San Marco la Catola, Faeto, Volturino, Motta Montecorvino, Alberona, Lucera, Bovino e Accadia) hanno convocato, per giovedì 24 marzo alle ore 11 nell’aula consiliare della Provincia di Foggia, gli europarlamentari e i consiglieri regionali della Capitanata, il presidente Antonio Pepe, l’assessore all’Agricoltura della giunta provinciale, gli operatori agricoli e forestali. Se la Regione Puglia manterrà le proprie decisioni, sono a rischio fondamentali misure per la tutela ambientale, lo sviluppo turistico e la crescita occupazionale in provincia di Foggia. “Le graduatorie regionali relative a numerose misure del Programma di Sviluppo Rurale – scrivono i 21 sindaci firmatari del documento di auto convocazione - oltre a contenere drastiche rideterminazioni dei quadri economici, prevedono l’esclusione dell’Iva dalle spese ammissibili. Tale circostanza, oltre a rappresentare un’evidente contraddizione con quanto stabilito dai bandi, costituisce un improvviso, ingiusto e indubbio aggravio di spesa per i nostri Comuni che mette seriamente a rischio l’attuazione stessa del Piano di Sviluppo Rurale”. “Scaricare in capo ai piccoli Comuni tutti i consistenti oneri relativi all’Iva significa compromettere gli importantissimi interventi che sono stati previsti con l’imperdonabile perdita dell’ultima occasione di riqualificazione ambientale del già martoriato territorio dei Monti Dauni – scrivono ancora i sindaci – Altre Regioni italiane, la Campania ad esempio, hanno adottato provvedimenti mirati per venire incontro alle esigenze dei Comuni. In Regione Puglia, invece, non solo tali iniziative non sono state adottate, ma finora, nonostante le molteplici richieste, si sono negati a un incontro sia l’assessore Stefàno che il presidente Vendola. Da ultimo, con nota a firma del Dirigente Giuseppe Mauro Ferro, pur riconoscendo l’evidente contraddizione della prescrizione in esame con la politica di sviluppo rurale, la Regione Puglia si è limitata a rinviare la questione in sede Comunitaria, affidandosi a un emendamento del senatore De Castro. “Ribadiamo fermamente l’impossibilità per i piccoli Comuni dei Monti Dauni di coprire l’Iva con proprie risorse. Le esigenze del nostro territorio, le Comunità e gli operatori interessati, necessitano di soluzioni concrete e di tempi certi. Per evitare che, tra l’indifferenza delle istituzioni regionali e le lungaggini delle procedure burocratiche comunitarie, si consumi l’ennesimo scippo ai danni dei Monti Dauni, tutti i livelli istituzionali di Capitanata devono farsi carico di questa battaglia a difesa dell’intero territorio”.
FONTE COMUNE DI PIETRA