L’ Unione Sindacale di Base è stata sempre accanto ai lavoratori del gruppo “Fantini” sia quando si è cercato di migliorare le condizioni di lavoro e di retribuzione, all’interno del gruppo, sia quando, a causa di scelte scellerate della proprietà, si è arrivati alla chiusura delle realtà produttive.
Va ricordato che la chiusura del gruppo “Fantini” ha coinvolto circa 500 lavoratori in tutta Italia, di cui 200 solo a Lucera.
Fino al febbraio ’16 nella mente dei lavoratori ha aleggiato il sogno, alimentato anche da oscuri personaggi, che le attività produttive potessero riprendere, continuando un lavoro che ha dato dignità a tante generazioni di lucerini.
Un sogno che ha impedito qualsiasi iniziativa di lotta e progetti di lavoro alternativi.
Dal febbraio ’16, con la vendita dello Stabilimento CELAM, il più rappresentativo del gruppo, c’è stato l’amaro risveglio: si è scoperto drammaticamente che non esistono soluzioni alternative e che bisogna reagire in qualche modo.
Si costituisce un Comitato dei Lavoratori, dichiaratosi libero da influenze politiche e sindacali, salvo poi caratterizzarsi da una sigla sindacale e da un presunto movimento politico; suggeriti male, lanciano una serie di parole d’ordine rispetto alle quali l’ Unione Sindacale di Base si dichiara fortemente dissenziente.
Quegli slogan li abbiamo sentiti alla manifestazione, NOI ERAVAMO PRESENTI.
Oggi, a quattro anni di distanza dall'avvio della procedura del concordato preventivo fallimentare, non si può raccontare ai lavoratori che le responsabilità sono dei tribunali e dei Giudici.
NOI ABBIAMO SPIEGATO AI LAVORATORI che solo al compimento dell' omologazione, si sarebbe potuto attingere al FONDO DI GARANZIA INPS PER IL TFR.
NON SI POSSONO PRENDERE IN GIRO 200 LAVORATORI E LE PROPRIE FAMIGLIE.
L'Unione Sindacale di Base si dissocia e prende le distanze da qualsivoglia iniziativa contro Giudici e Tribunali, non esistono scorciatoie.
Non è corretto alimentare aspettative occupazionali rispetto la vendita della Celam, far credere che il compratore possa dare occupazione ai 200 lavoratori del gruppo “Fantini”; è irrispettoso verso chi sta pagando sulla propria pelle la perdita di un reddito che dava dignità alle famiglie coinvolte.
L’Unione Sindacale di Base si dichiara disponibile ad un confronto con il Comitato dei Lavoratori per avviare insieme momenti di lotta per il LAVORO.
RIPRENDIAMOCI LA DIGNITÀ PERDUTA.
comunicato stampa