Il Consiglio Comunale prossimo del 14 gennaio 2025, se approverà come sembra scontato l’ultima variante del mega progetto di Maia Rigenera (che prevede di trattare 183.000 tonnellate annue di rifiuti con un impianto anaerobico), suggellerà irreversibilmente la trasformazione del Territorio lucerino dalla secolare vocazione agricola e potenzialmente turistica a distretto della monnezza.
L’approvazione sarà il preludio all'ennesima ferita ambientale inferta ad un territorio già martoriato da recenti disastri ambientali (Giardinetto, Alghisa, ex stabilimento ILCA e le varie cave dismesse) che hanno comportato, ove finanziati, un enorme sperpero di denaro pubblico in lunghissime e parziali opere di bonifica. Questi disastri non si sono tradotti in monito per nessuno: né per le forze politiche locali, né tanto meno per la società civile e la cittadinanza intorpidite da una secolare indifferenza materializzatasi in un senso di impotenza collettiva infarcita da preoccupante rassegnazione, oggi non più giustificabile.
I giochi sembrano fatti. Oltre all’amministrazione comunale, anche le forze politiche di opposizione ancora oggi continuano a celare il loro sostanziale assenso al progetto con funambolici equilibrismi verbali. Infatti finora si sono sempre astenuti dall’esprimere pubblicamente e chiaramente la propria posizione come sarebbe stato doveroso nei confronti dei cittadini vista l’importanza del problema.
Ma LNT è da sempre contraria all’approvazione del progetto Maia Rigenera perché da tempo ha espresso limpidamente la sua posizione di contrarietà a ulteriori insediamenti in loco di queste tipologie di impianti, senza pregiudizi ideologici e senza accanimento persecutorio nei confronti di chicchessia. LNT ha adottato come riferimenti ideali l’interesse generale, il principio di precauzione e cautela per la protezione dell'ambiente e della salute (contemplato nell’art. 191 del trattato fondativo UE) e il miglioramento della qualità della vita da perseguire con un modello di sviluppo economico ecosostenibile che coniuga utilizzo e tutela delle risorse locali quali agricoltura, territorio e patrimonio culturale.
LNT ha motivato pubblicamente la sua contrarietà all’approvazione del progetto Maia Rigenera nei vari comunicati pubblicati nel 2024 e negli anni precedenti.
Nel prossimo Consiglio Comunale, in merito alla tutela dell’Ambiente e alla salvaguardia della Salute pubblica, tutti i consiglieri avranno un’ultima possibilità per esercitare responsabilmente e con lungimiranza la loro funzione pubblica nell'interesse della collettività: votare contro l'approvazione del progetto di Maia Rigenera.
Così il 2025, per Lucera, rappresenterebbe l'anno dello scatto d'orgoglio di una intera comunità, sancito da un fermo "Rifiuto" allo strapotere delle lobby locali.
Altrimenti il 2025 diventerà l'anno dei "rifiuti", niente a che vedere con Lucera capitale regionale della cultura.
Lucera, 12 gennaio 2025
Lucera Non Tace ODV