Il 30 Marzo 2015 durante il Consiglio Comunale, l’assessore all’urbanistica Giovanni di Croce esponeva al pubblico una relazione in merito al PUG. Molte delle sue dichiarazioni ci hanno fatto riflettere ed evidenziano delle forti contraddizioni nel portare avanti un percorso che volgerebbe all’approvazione del piano urbanistico. Si parte con dei concetti dove si definisce il piano regolatore generale (PRG) di Lucera obsoleto, datato 1974. In seguito alla sentenza Regionale del 1980 esso fu annullato. Sempre nello stesso anno il PRG si sarebbe dovuto adeguare alle normative vigenti, cosa che purtroppo non avvenne, così partiva l’abusivismo in zona 167 e Lucera due. Egli lo definisce un “cadavere amministrativo” sopravvissuto da una serie di varianti anch’esse illegali ed illegittime. Gli effetti di questo PRG sono stati determinanti al mancato svolgimento dell’esercizio dei diritti degli espropriati ed hanno dato il via a numerosi contenziosi per l’Ente Comunale di Lucera. Secondo l’assessore l’approvazione del PUG consentirebbe di oltrepassare questi ostacoli, per dare il via ad uno sviluppo economico-sociale della città. Tutto questo grazie al principio della perequazione (attribuire la proprietà di un terreno all’Ente Comunale, cedendo come corrispettivo al legittimo proprietario la stessa cubatura, ma in un’altra zona). La dichiarazione più sconcertante è stata la seguente: “Abbiamo preferito adottarlo e crescerlo, con i suoi difetti e qualche piccola menomazione, che oggi però ci apprestiamo a correggere. E siamo fiduciosi che da grande, fra pochi mesi, diventerà un PUG sano e forte”
L’adozione di un piano urbanistico approvato in fretta e furia il 15 52014 che fa acqua da tutte le parti, non ci sembra la soluzione migliore per risolvere i problemi enormi di Lucera a livello urbanistico che vanno dal centro storico a zone sopracitate quali la 167 e Lucera due o a zone quali Porta Foggia o Porta San Severo. Tra le tante magagne vi potremmo portare come esempio l’annullamento della delibere di giunta n. 32112, avvenuta in seguito alla sentenza Mores, dove molte palazzine in Via Scarano, (zona 167) non risultano nei Contratti di Quartiere, in particolare nella Tavola 7 del PEEP 1998/1999, aree destinate in origine a zone parcheggi e servizi. Un’altra è stata fatta all’adozione del PUG, quando l’attuale amministrazione ha votato e considerato vigente il piano particolareggiato di Lucera due, annullato con sentenza del Consiglio di Stato nell’aprile 2014 prima che venisse adottato in Consiglio Comunale. (15 52014) Come ci si può notare gli errori si continuano a perpetuare. Assolutamente siamo sicuri che i tempi di correzione, prima di vedere la realizzazione di piani esecutivi, saranno lunghissimi a differenza di quanto sostiene l’assessore Di Croce, dato che le “menomazioni” sono tante e difficili da risolvere. Il ricorso “ben studiato” al Consiglio di Stato da parte dell’amministrazione Tutolo, conseguente alla sentenza Mores dove si consacra l’ annullamento degli atti del Comune di Lucera adottati successivamente alla Conferenza di Servizi conclusasi in data 14.06.2012, è propedeutico ad una campagna elettorale per le regionali consacrata da candidature incerte che non fanno assolutamente onore ai malcapitati. Secondo il nostro parere il piano urbanistico di Lucera, non darà alcuna prospettiva di sviluppo economico futuro, dato che alla base di esso c’è abusivismo, illegittimità e quindi illegalità, e tutto ciò non consentirà una ripresa economica della città ma una situazione stagnante, che porterà ad un blocco totale e vedrà le prossime amministrazioni ricevere tale eredità. Il Sindaco stesso ha dichiarato, nell’ultimo Consiglio Comunale di essere al corrente della situazione di abusivismo successiva al 1999, ed invece di denunciare lo stato delle cose e provvedere all’avvio dell’iter per la sanatoria, ha ignorato le sentenze del Consiglio di Stato facendosi portavoce di un PUG illegale. La ciliegina sulla torta su cui ci vorremmo soffermare è la “favola dei 13 ettari”, cavallo di battaglia dell’attuale amministrazione, partita come un razzo già in campagna elettorale per le amministrative. Lo stesso Professor Domenico De Salvia in Consiglio Comunale del 30 Marzo scorso, ha preso le distanze dichiarando pubblicamente: “Per i tredici ettari ve la vedete voi”! E già questa dichiarazione la dice lunga sull’affidabilità del progetto dove si è pensato di spostare una cubatura che distava circa 30 metri da una zona edificata in una rurale su Via Biccari. Il bando sarà rivolto a circa 200 persone, a detta del Sindaco, ma noi crediamo che davvero pochi aderiranno, dato che i costi di realizzazione degli edifici saranno aggravati dagli oneri dei servizi di urbanizzazione primaria e secondaria assenti in tale zona. La stessa vicepresidente ed assessore alla Qualità del Territorio, Angela Barbanente ha bocciato più volte questo progetto che a breve ritornerà come un boomerang. Un comportamento ostinato che vuol convincere la gente della positività del progetto. Un progetto rivolto probabilmente non a persone comuni, ma a chi dispone di un certo agio economico in quanto con la crisi che c’è, davvero sarebbe impensabile spostarsi da una zona centrale ad una rurale, dato che ci si prospetterebbero aumenti di spese quotidiane da parte dei proprietari per via dello spostamento continuo e necessario che servirebbe per il raggiungimento del centro cittadino. Certo c’è chi vorrebbe vivere in una villetta lontano dal caos e dalla confusione (ma non siamo a Roma o Milano) o vorrebbe avere l’autonomia abitativa ed il silenzio che magari in un condominio non si ha, ma oggi è davvero difficoltoso sbarcare il lunario e tali esigenza sarebbero di carattere secondario per i comuni mortali. Poi diciamocela tutta e cioè che i costi di mantenimento di una villetta, sarebbero maggiori rispetto ad una normale abitazione condominiale. Senza parlare della praticità che si potrebbe togliere ai propri figli isolandoli da un contesto sociale e scolastico più semplice da vivere e raggiungere in pieno centro cittadino. Ci si vuole edificare una cattedrale nel deserto a spese della cittadinanza. Infatti lo stesso Sindaco ha dichiarato pubblicamente nello scorso Consiglio Comunale che questa per loro rappresenta una SCOMMESSA e che se risulterà infruttuosa, citiamo testuali parole: ”Avremo la decenza di chiedere scusa”!(?) A tal proposito vorremmo ricordare al Sindaco che i cittadini non saprebbero che farsene delle scuse, in quanto cotali scommesse, dovrebbero essere certezze ben ponderate da non riversare a danno dei cittadini.
NOTA
Il Centro Democratico non è fiero di essere rappresentato da un Sindaco che non è in grado di confrontarsi pacificamente con il prossimo e che continua a fomentare rabbia perpetuando la sua campagna elettorale radicata sulla disperazione della gente. I cittadini sono già demoralizzati da una situazione socio-economica alquanto tragica e tale comportamento non può che ripercuotersi sugli umori e provocare nel tempo effetti che oggi stiamo vivendo come: furti, interruzioni del trasporto pubblico, atti di vandalismo, malcontento di dipendenti pubblici, azioni intimidatorie con esplosioni di ordigni e chissà quant’altro ancora. Mai a Lucera si è assistito a momenti di caos e di dramma come quelli di oggi!
La Segreteria del Centro Democratico-Lucera