“Valigetta alla mano”, Ippolito Chiarello è partito dalla punta del tacco d’Italia, Santa Maria di Leuca, per arrivare a Berlino entro giugno 2011, con il suo spettacolo FANCULOPENSIERO STANZA 510 e la sua PROPAGINE OFF.
Una tournée che prende la forma di un viaggio-maratona low cost, un barbonaggio teatrale che porta con se uno spettacolo e una protesta.
“Non faccio nulla di nuovo, – racconta Chiarello – ritorno alle origini, l'arte pagata direttamente dallo spettatore, i valori che ritornano reali. Ormai non c'è più un reale ‘circuito’ così io me lo creo da solo…un circuito low cost.
Il teatro e l'arte in genere può vivere e non sopravvivere, solo se salvaguardiamo le radici di questo mestiere e quindi anche e soprattutto i piccoli spazi, gli spettatori, le piccole opere. Vorrei ritornare ad essere attore e non installazione scenografica.
Un’altra possibilità di incontrare e ritrovare il pubblico, una ricerca viva ai margini dell’"edificio teatrale", una sfida, un modo per protestare contro il gioco al massacro degli scambi, un modo per protestare contro l’abitudine della politica a svendere a pezzi la cultura, senza un progetto, schiava dell’evento, un modo per promuovere lo spettacolo e invitare il pubblico a venire a vederlo a teatro.
Fondamenta di questo lungo ed entusiasmante viaggio, un insolito e stravagante spettacolo, Fanculopensiero – Stanza 510 (liberamente ispirato al romanzo Fanculopensiero di Maksim Cristan).
Uno spettacolo che ha il sapore di un esperimento sull'anima, con tratti di commedia e con punte di amarezza e sofferenza. Lo spettacolo nasce dal forte desiderio di parlare del disagio cui spesso ci si trova a far fronte quando ci sembra di aver perso la capacità di distinguere ciò che realmente si desidera essere e si vuole fare da ciò che, in qualche modo, si fa perché imposto o perché conseguenza di una incapacità di dire i no giusti al momento giusto
Anche in questa occasione, Galleria Manfredi ha deciso di ospitare una mostra d’arte coordinata allo spettacolo teatrale affidandosi ad ARADIA Art Mangement di Eleonora Zaccaria e Roberta Fiano.
“Cercare di ritrovarsi è difficile, e cercare di ritrovarsi oggi è addirittura un gioco al massacro.”
Ippolito Chiarello
Opere grafiche dalle fattezze insolite, sbiadite, deformate…personaggi strambi, a tratti isterici, alla ricerca di se stessi per riconquistare un degno posto nella società contemporanea.
Questo il senso interpretato nei disegni e nelle fotografie di Francesco Riccardi, artista molfettese laureando in Graphic Design presso l’Accademia delle Belle Arti di Foggia.
Esperto inoltre di Videoarte, Motion Graphic, Digital Painting e Performance, trae ispirazione dai film dell'espressionismo tedesco anni '20, da futurismo e dal surrealismo.
La mostra sarà visitabile il 16 e il 17 Febbraio dalle 17.00 alle 20.00, il 18 febbraio dalle 20.00 alle 00.00.
I biglietti per lo spettacolo (costo 10 euro) si potranno acquistare il 16 e il 17 Febbraio presso Galleria Manfredi negli orari di apertura della mostra.
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