Il gruppo consiliare “progetto comune” stigmatizza il contenuto del comunicato stampa formalizzato, a nome dell’amministrazione comunale di Lucera, dall’ass. Francesco Di Battista in data 4.2.2015.
Innanzitutto, l’intero gruppo intende esprimere solidarietà nei confronti dei dipendenti del servizio di trasporto pubblico locale e, segnatamente, di quelli del servizio scuolabus, che da mesi stanno vivendo una situazione di forte disagio economico, per via del mancato pagamento delle retribuzioni da parte della Lucera Service, in conseguenza degli errori commessi dall’Amministrazione nella gestione del pignoramento “Sacco” ed a causa della condizione di incertezza e precarietà circa il loro futuro lavorativo, posto che la Giunta comunale non dà corso alle procedure del nuovo appalto.
Il gruppo progetto comune, nell’esprimere il proprio sgomento per il tentativo di darsi fuoco di uno dei predetti dipendenti (fortunatamente sventato dall’intervento dei suoi colleghi), stigmatizza l’iniziativa dell’amministrazione comunale con cui si è portata all’attenzione della Procura della Repubblica la sospensione del servizio posta in essere nelle giornate di venerdì e sabato scorsi.
L’iniziativa comunale non tiene conto delle motivazioni esterne e delle cause di giustificazione che hanno portato i dipendenti ad avviare lo sciopero del servizio ed è ancora una volta la dimostrazione dell’assenza di sensibilità nei confronti dei problemi dei dipendenti, più volte registrata nei primi mesi di attività amministrativa della coalizione Piazza pulita.
Lo sciopero, peraltro, è stato subito interrotto dagli autisti grazie all’opera di convincimento effettuata esclusivamente da alcuni consiglieri di opposizione, in uno al personale della Polizia di Stato intervenuto a seguito del triste episodio verificatosi, sulla scorta del semplice impegno ottenuto nella mattinata di sabato, da parte della Prefettura di convocare un tavolo per la discussione sulla vertenza.
E’ opportuno inoltre segnalare che il predetto comunicato contiene altre inesattezze nella parte in cui fa riferimento alla situazione di disagio che stanno vivendo le famiglie dei bambini che sono stati temporaneamente trasferiti dalla scuola elementare sita nel quartiere di S. Lucia all’Istituto Bozzini-Fasani situato in zona 167, nell’attesa della definitiva sistemazione nei locali di San Leonardo.
Infatti, l’amministrazione comunale prova ancora una volta a scaricare le proprie responsabilità attribuendo al mancato espletamento delle operazioni di trasloco della Scuola di specializzazione delle professioni legali, le cause dei ritardi nella sistemazione delle classi.
Invero, la Scuola, nella persona del suo direttore, il prof. Giampaolo Impagnatiello, ha già da tempo operato il trasloco delle suppellettili e dei mobili di proprietà dell’Università, chiedendo da mesi di operare un formale rilascio dei locali nelle mani del Comune (con cui aveva in essere il rapporto contrattuale), senza ottenere riscontro.
Peraltro, a ciò va aggiunto che, nelle more, l’amministrazione non ha posto in essere alcun formale atto finalizzato alla definitiva sistemazione delle classi nei locali di San Leonardo di proprietà della Azienda “Maria De Peppo Serena e Tito Pellegrino” la quale, allo stato, non ha ricevuto nessuna comunicazione ufficiale da parte del Comune di Lucera, circa tale intenzione.
E’ di tutta evidenza, pertanto, che anche il disagio arrecato alle famiglie dei bambini che frequentavano la scuola sita nel quartiere di Santa Lucia (e che saranno costretti a cambiare due volte plesso scolastico, nel giro di poco tempo), è attribuibile esclusivamente alla incapacità gestionale dell’amministrazione Tutolo.