Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Lucera, hanno eseguito il fermo di un uomo di Lucera con l'accusa di tentato omicidio, percosse e lesioni. Il fermo è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Foggia. Il fatto sarebbe avvenuto la sera del 30 marzo ultimo scorso nel quartiere di Lucera 2 nei pressi di un autosalone. Secondo quanto riferito da una nota diffusa dalla questura di Foggia, l'uomo sarebbe salito nell'autovettura della vittima, l’avrebbe dapprima percossa con schiaffi e pugni, e successivamente colpita con violenza alla nuca con il calcio di una pistola cal. 7,65 non dichiarata che aveva con se, procurandole una grossa e profonda ferita. Le urla di aiuto del giovane sanguinante avrebbero attirato l'attenzione di suo fratello maggiore, il quale, dopo essersi precipitato verso l'autovettura, avrebbe tentato invano di aprirne la portiera corrispondente a dove era seduto l'arrestato, che per continuare a percuotere il fratello inseriva la chiusura centralizzata. Quindi, avrebbe percosso violentemente la vittima, fino poi ad esplodergli contro alcuni colpi dalla pistola in suo possesso, dei quali uno gli perforava il cappuccio del giubbotto. I malcapitati subito dopo l'agguato riuscivano, nonostante le ferite e contusioni, a recarsi al Pronto Soccorso di Lucera per le cure mediche del caso. Il giorno dopo, gli agenti del Commissariato di P.S. di Lucera, diretto dal Vice Questore Zendoli, avviavano le indagini dopo aver ascoltato le dichiarazioni delle vittime. Dopo un sopralluogo sul posto indicato dai giovani venivano rinvenuti dagli agenti un’ogiva di proiettile, due bossoli cal. 7,65 ed altro materiale probatorio utile alle indagini che, sottoposto all’esame dell’Autorità Giudiziaria, consentiva l’emissione del decreto di fermo nei confronti dell'uomo.