“Sono stati un punto di riferimento insostituibile nella mia vita”, racconta il capo del pool antimafia di Palermo, Antonino Caponnetto, nella commovente testimonianza in ricordo di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che ha aperto il recital “Stasera è più forte il terrore” venerdì 6 marzo a Palazzo D’Auria Secondo.
A metterlo in scena è stato un variegato cast che ha visto alternare Donato Chiarello, voce narrante, e Mino de Santis, chitarra e voce. Il primo ha interpretato i testi ideati e scritti da Alberto Minafra, il secondo ha interpretato i brani di De André. Ad accompagnarli, in maniera egregia, Valentina Marra al violino, Marcello Zappatore alla chitarra, Stefano Rielli al basso e Antonio Tau alle percussioni.
“Il pensiero si posa sul ricordo dei tanti eretici, antichi filosofi o recenti eroi borghese, spazzati via perché non in linea col potere”, recita il testo facendo riferimento agli eroi di ieri e di oggi. Dalla notte della vigilia di Pasqua, la notte del sacrificio del figlio di Dio, al giorno del cinquantesimo compleanno del parroco arrivato a Brancaccio, Padre Pino Puglisi; dal boato sulla strada di Capaci in cui perse la vita Giovanni Falcone a quello di via D’Amelio dove il tritolo colpì Paolo Borsellino.
E poi “storie che parlano di solitudine, di invidie, di veleni, che parlano di uomini morti per mano di altri uomini, di uomini il cui tempo della morte è scandito dalle note della solitudine”.
Storie di “eroi borghesi” soli come Carlo Alberto dalla Chiesa, Giorgio Ambrosoli, Peppino Impastato, Giancarlo Siani, Giacomo Ciaccio Montaldo, Rosario Livatino, Cesare Terranova, Lenin Mancuso, Gaetano Costa, Rocco Chinnici, Nino Di Matteo.
Ad alternarsi con il racconto, che non ha mancato di rievocare l’eco delle profezie di Pier Paolo Pasolini, i brani (L'infanzia di Maria, Il ritorno di Giuseppe, Il sogno di Maria, Ave Maria, Maria nella bottega d'un falegname, Via della Croce, Tre madri, Il testamento di Tito, Laudate hominem) tratti dall’album “La buona novella” di Fabrizio De Andrè, in cui si parla degli “eretici” intesi come eroi civili, come personaggi non allineati che viaggiano “in direzione ostinata e contraria”.
Dopo la profonda ed emozionante serata con “Stasera è più forte il terrore”, Palazzo D’Auria Secondo dà appuntamento a venerdì 10 aprile con Giorgio Conte.