Il segreto è svelato. Sabato 30 gennaio è stato Gnut il musicista misterioso protagonista del primo ‘Te lo scrivo nell'orecchio’, evento organizzato dal nuovo direttivo dell’associazione Mediterraneo è Cultura.
Ad ospitare il Concertino misterioso l’accogliente e intimo spazio della Locanda di Masseria Sant’Agapito, per l’occasione allestito in maniera particolare e ricercata.
Tanta la curiosità del pubblico che ha accettato l’invito alla sorpresa, dando fiducia agli organizzatori.
Ed è così che sabato sera la magia ha contagiato tutti i presenti, seduti vicini vicini sui tappeti, sui cuscini, sulle panche. Pronti ad ascoltare qualcuno che non sapevano chi fosse, aperti alla sorpresa, desiderosi di stupore e meraviglia.
“Ci siete rimasti male?” ha chiesto al pubblico Gnut, al secolo Claudio Domestico, reggendo il gioco con ironia e naturalezza. “Non sapevo di essere la sorpresa!”, ha continuato divertito il musicista partenopeo con all’attivo tre dischi, tutti molto variegati.
Per aprire il concertino ha scelto proprio un brano – ‘Dimmi cosa resta’ – tratto dal suo terzo album ‘Prenditi quello che meriti’, che vuol essere un invito alla costruzione di se stessi e del proprio destino.
Poi ‘Semplice’, ‘La pancia’, ‘Se cucini tu’ e altri pezzi di musica “fatta in casa” tratti dal suo ep ‘Domestico’, tutti eseguiti con la sua fidata ‘Ciaccarella’, questo il nome della chitarra del ’67 che ha bisogno di essere spesso riaccordata.
Immancabili i brani napoletani come ‘L’ammore succede’ o ‘L'ammore o' vero’, quest’ultima nata su un testo di Soldo, leader dei The Collettivo, e inserita nel disco di Daniele Sepe realizzato con la ciurma di Capitan capitone e gli amici della costa.
La serata è continuata con alcuni brani vecchi del repertorio di Gnut, ‘Non è tardi’, ‘Credevo male’, ‘Esistere’, ‘Controvento’, e poi ‘Amore Fermati’, la cover di Fred Buongusto e ‘Passione’ di Libero Bovio, la canzone preferita del suo nonno materno.
Intimo e affascinante il racconto di come ha scritto ‘Solo una carezza’, brano intriso di ricordi di famiglia legati a suo padre e alla bisnonna.
Uno spettacolo, quello di Gnut, perfettamente in linea con lo spirito di ‘Te lo scrivo nell’orecchio’, format che vuole eliminare ogni barriera mentale, favorire l’incontro delle parole con i suoni, creare occasioni di condivisione..
“Questo primo evento è l'esempio di quello che vogliamo fare assieme, ha dichiarato la presidente dell’associazione Maria Del Vecchio, tenteremo di lavorare mossi soprattutto dallo stupore, dalla meraviglia, dal desiderio di tornare alla purezza della letteratura e delle altre arti”.
Non resta che essere pronti per la prossima sorpresa.