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L’angolo di Antonio Di Muro, POVERO SUD: RIBALTATO E STRUMENTALIZZATO

 

Non si è sempre detto che per pareggiare i conti o almeno ridurre le distanze tra Nord e Sud occorreva mettere più benzina nel motore della economica meridionale? E non si è sempre detto che facendo marciare il Nord a velocità doppia/tripla rispetto al Sud, secondo il consueto canovaccio,  si accentuavano le discrepanze in termini sociali tra le due aree del Paese? E non si è detto - naturalmente solo dalle nostre parti-  che occorreva invertire la rotta, nel senso di rilanciare il Sud soprattutto attraverso il decollo delle infrastrutture e una politica fiscale in grado di favorire l’afflusso di capitali, al riparo da quegli interventi cosiddetti  a pioggia che producono solo cattedrali nel deserto? Tutto questo è stato dimenticato in questi giorni dal nuovo capo della Lega, Roberto Maroni, il quale, in un incontro pubblico con i militanti legisti, ha rovesciato tutte le posizioni, affermando che se si vuole rilanciare il Sud bisogna partire rimettendo in sesto soprattutto il sistema industriale e artigianale settentrionale colpito duramente dalla  crisi in atto, che tra l’altro ha accresciuto il tasso di disoccupazione. Insomma, il Sud è stato rivoltato come un calzino e per di più strumentalizzato.

 Cioè Maroni cerca di intenerirci sostenendo che solo se il Nord torna ad essere più forte come prima e più di prima si può pensare ad un effetto trascinamento, a cascata.  Insomma, si continua a giocare sulle ambiguità e sulle chiacchiere. Maroni cerca di spingere quel progetto  che attraverso il federalismo, in nome e per conto di apparenti comportamenti virtuosi (solo al Nord), cerca di insinuarsi nel solito corridoio che porta il Nord ad essere sempre il privilegiato e il Sud a fare da scendiletto all’Alta Italia.  Siamo alle comiche. E lo siamo ancora di più se pensiamo che anche un politico lontano dalle idee di Maroni, Roberto Buttiglione, ha proposto la nascita di una macroregione per rafforzare l’entità economica del Nord e farla viaggiare a velocità unica, scartando il Sud anche solo in linea di principio. Naturalmente dalle nostre parti si tace su tutti i fronti, Una volta almeno si organizzavano i convegni, i partiti si confrontavano, i meridionalisti facevano i cani da guardia per tenere viva  la “questione meridionale”,  che dovrebbe appartenere a tutti, a cominciare da Maroni, il quale purtroppo prende anche voti da noi pur parlando e sparlando del Sud. Occorre che anche dalle nostre parti  ci sia una forte mobilitazione, senno alla fine ci ritroveremo con Nord in camera da letto.

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Redazione

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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