Per un mese, 8 tappe nei comuni della provincia, si comincia dal centro svevo il 21 ottobre. Nella Daunia, il 25% della popolazione composto da pensionati, il 70% con pensione minima
Ciampolillo: “Anziani termometro di un territorio che ha la febbre sempre più alta”.
Il doppio-binario della sanità: chi può paga, chi non può muore in lista d’attesa
LUCERA – Comincerà da Lucera, venerdì 21 ottobre alle ore 17, la ‘maratona’ del XXI Congresso Provinciale dello SPI Cgil, il Sindacato Pensionati più grande, diffuso e radicato in Capitanata e in tutta Italia. La prima tappa, nel centro svevo, riunirà tesserati, delegati e dirigenti nella sala convegni dell’Hotel La Balconata. Ad aprire i lavori dell’assemblea sarà la relazione di Martino Stampone, segreteria Lega SPI di Lucera; le conclusioni saranno affidate ad Alfonso Ciampolillo, segretario generale SPI Cgil Foggia. All’elezione della Presidenza, seguiranno la presentazione dei documenti congressuali, il dibattito e infine le votazioni. In un mese, il Congresso Provinciale SPI Cgil toccherà altre sette comuni della Capitanata: Manfredonia (27 ottobre), Ortanova (28 ottobre), San Giovanni Rotondo (3 novembre), Orsara di Puglia (8 novembre), Cerignola (9 novembre), Foggia (11 novembre), San Nicandro (16 novembre), San Severo (22 novembre) e Vico del Gargano (25 novembre).
L’INTERESSE GENERALE. Quest’anno, il tema posto al centro del ventunesimo Congresso è “L’interesse generale: stato sociale, rappresentanza, comunità, complessità”.
“Le istanze che arrivano dagli anziani e dai pensionati sono per il lavoro, soprattutto ai giovani e alle donne ma non solo, il sostegno alle famiglie, la declinazione concreta del diritto alla salute contro l’ingiustizia delle liste d’attesa e della cure solo per chi può permettersele”, ha dichiarato Alfonso Ciampolillo, segretario generale SPI Cgil Foggia. “Gli anziani sono il termometro di un paese che da anni ha la febbre alta e, nella nostra provincia, quella febbre rischia seriamente di peggiorare ancora”.
IN CAPITANATA. La fase congressuale dello SPI Cgil impegnerà per oltre un mese dirigenti, tesserati, delegati sindacali, semplici cittadini che vorranno partecipare al dibattito. Tappa dopo tappa, il popolo dei pensionati svolgerà i propri congressi in paesi e città della provincia. In Capitanata, gli anziani rappresentano il 25 per cento della popolazione. Lo Spi Cgil Foggia, l’organizzazione sociale più grande della provincia, si articola in 32 leghe, con una rete capillare di sedi, attivisti e volontari, donne e uomini il cui impegno rappresenta un punto di riferimento fondamentale per dare voce e risposte alle esigenze e ai diritti di migliaia di persone. In Capitanata, il 68% delle pensioni erogate è al di sotto dei 500 euro mensili. Con la pandemia, per moltissimi anziani si è acuita una situazione di estrema solitudine, soprattutto per chi vive nei quartieri più degradati e periferici delle cinque città più grandi.
EMERGENZA POVERTA’. “Stiamo portando le nostre sedi e i nostri servizi nelle periferie delle città, ma occorre che le istituzioni e la politica prendano pienamente coscienza di ciò che sta accadendo e che non chiudano la porta al dialogo, al confronto, barricandosi nei palazzi e rinunciando a dare risposte”. C’è una drammatica emergenza povertà in provincia di Foggia. Due anni di pandemia e l’impennata dei costi delle bollette energetiche – assieme al rialzo dei prezzi di tutti i beni di prima necessità – sta determinando un aumento drammatico delle persone e dei nuclei familiari più deboli che hanno gravi difficoltà a tirare avanti. A versare nelle condizioni peggiori sono le donne anziane, spesso costrette a sopravvivere con pensioni minime, in molti casi vedove e senza un sostegno familiare. Povertà, solitudine e problemi di salute sono un mix terribile che determina una vera e propria emergenza sociale.