Qualche mese fa Agenti del Commissariato di P. S. di Lucera, raccoglievano la denuncia di un cittadino, vittima di una truffa.
Raccontava costui che, avendo bisogno di acquistare un motore per la sua autovettura cercava sui vari annunci postati su internet il bene in questione e dopo vari preventivi, sceglieva di acquistarne uno al costo di Euro 900 sul sito di una ditta di ricambi auto, prendendo precisi accordi con il presunto titolare della ditta anche telefonicamente e tramite whatsapp, per il versamento del danaro pattuito e la consegna del bene, che, non è mai giunto al destinatario.
Furono proprio i contatti telefonici ad indurre l’ignaro denunciante ad concludere l’affare, convinto appunto di contrattare con persona seria e affidabile.
Addirittura il truffatore, per raggirare la sua vittima, gli inviava anche una sorta di fattura per il bene che stava per acquistare.
Tuttavia, considerato che la consegna non arrivava, benché più volte l’acquirente veniva tranquillizzato dal truffatore sulla bontà dell’acquisto, fino a quando, quest’ultimo non rispondeva più né ai messaggi né alle telefonate.
A questo punto, l’acquirente realizza di essere stato vittima di un raggiro e denuncia i fatti al locale ufficio di polizia.
Le immediate indagini condotte dal Personale dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato di Lucera, consentivano di appurare in primo luogo l’inesistenza della ditta e in secondo luogo che le utenze telefoniche utilizzate per la trattativa risultavano intestate a inesistenti o irreperibili cittadini per lo più stranieri.
Decisivi invece sono stati gli accertamenti sull’iban fornito al denunciante per effettuare il versamento, in quanto esso risultava collegato ad una carta postepay evolution intestata ad un cittadino della provincia di Napoli, in capo al quale risultano numerosi precedenti per reati della stessa specie e addirittura per truffe perpetrate con il medesimo iban che aveva fornito anche in questo caso.
Pertanto il truffatore dopo le laboriose indagini appena concluse è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.