Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro concittadino che chiede il restaturo del portone d'ingresso della sede della bibblioteca civica, presso l'ex convento del S.S.Salvatore - San Pasquale.
Pregiatissimi Direttori,
approfitto dello spazio che vorrete concedermi per rendervi nota, da cittadino, una mia considerazione che riguarda la Biblioteca civica, luogo che custodisce la memoria culturale di Lucera. In particolare, vorrei parlare del portone d'ingresso dell'ex convento del S.S.Salvatore (San Pasquale), che è veramente ridotto male.
Confesso che non avevo mai notato le condizioni fatiscenti in cui esso versa. È fin troppo evidente che il legno molto consunto non conosce manutenzione da molto tempo, si tratta di un portone antico che deve averne viste davvero tante.
Giorni fa, accompagnavo in giro parenti, che vivono in un'altra città, venuti a farci visita, e uno di loro, quando siamo arrivati in villa comunale, mi ha chiesto come mai nell'insieme dei lavori che hanno interessato un complesso architettonico di quella portata storica non sia stato considerato anche il restaurato del portone dell'ingresso che immette nel chiostro. Onestamente, non ho saputo rispondere e ho mostrato un po' di imbarazzo. Si sa, l'occhio di chi viene da fuori con l'intenzione di conoscere i posti in cui capita è molto attento e giudica senza mezze misure, d'istinto, soprattutto se arriva da località dove certi particolari non si trascurano. Tra le magagne vecchie e nuove di Lucera, c'è anche questa e non so se al Comune hanno già programmato un intervento di restauro.
Sappiamo che è in corso l'anno che viviamo da Capitale regionale della Cultura e che, con un investimento economico non da poco, sono stati annunciati molti appuntamenti che dovrebbero, secondo le intenzioni, promuovere l'immagine della città, che, però, risulta non in ordine per diverse ragioni. Perché, non rinunciare, allora, a qualche spettacolo, per provare a dare un aspetto nuovo al portone dell'ex convento, oggi polo culturale della città? L'opera sarebbe coerente con il significato dell'anno da Capitale culturale, molto più di qualche discutibile evento dedicato al semplice intrattenimento e destinato, nostro malgrado, a non lasciare traccia.
Lettera firmata