Milano riserva a Mark Knopfler un’accoglienza molto calda da tutti i punti di vista: 30 gradi alle 21:00 ed Arena Civica “Gianni Brera” stracolma di fans di ogni età…!A dispetto del titolo del Tour “Get Lucky Tout 2010”, che richiama quello del suo ultimo album pubblicato nel 2009, Mark spazia davvero a 360 gradi nel suo vasto e variegato (se qualcuno riesce a dare al suo sound una denominazione precisa, si faccia avanti !) repertorio, riservando ai tracks del suo più recente lavoro solo il primo (Borden Reiser) e l’ultimo (Piper to the end) pezzo dello show! Tutto è sotto controllo: lui fa con la chitarra quello che vuole, la sua band (7 persone, con due “Dire Straits” tra cui Guy Fletcher a chitarra e tastiere) non sgarra di una virgola. Anche le emozioni che la band riesce a trasmettere, forti specie in alcuni momenti, appaiono in qualche modo “ under control”. Le atmosfere “country – like” si alternano a quelle derivate dalla musica popolare irlandese ed al rock. Il pubblico ascolta con grande attenzione, applaude, approva. Standing ovation per “Romeo and Juliet”, “Sultan of swing” e “Telegraph Road” eseguite alla perfezione. Effetto karaoke per “ So far away”. Nel mezzo, una serie di pezzi appartenenti al periodo post – Dire Straits eseguiti con maestria e grande professionalità da Mark ed i suoi. Mark parla poco, in apparenza è freddo. Per tutta la durata dello show se ne sta seduto (frutto di una caduta e del consiglio del suo medico “non disco dance”). Però trascina eccome. Il suo spettacolo si “ascolta”, non si “vede”. E si ascolta meglio ad occhi chiusi, specie se si è capaci di lasciarsi trasportare delle sue melodie a volte struggenti. Il suo pubblico lo sa e lo ama per questo. E oggi, a Milano, Mark ha ricevuto un enorme attestato di affetto.
Get lucky, Mark !