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Marco Pantani……….……...…lo straordinario Pirata

Marco Pantani nasce a Cesena il 13/01/1970 figlio di Paolo, venditore di piadine sul lungomare di Cesenatico. Lo chiamavano "Il pirata" per quell'abitudine di indossare una bandana al posto del cappellino d'ordinanza. Era l'uomo venuto dal mare che lasciava tutti dietro quando la montagna si faceva salita. Lui davanti a macinare metri con due gambe che parevano gli ingranaggi di un motore, speciale e unico per eleganza ed efficacia. Gli altri dietro, a stringere i denti e con i polmoni che chiedevano pietà, perché quando partiva il pirata non ce n'era per nessuno. Fu campione, e su questo non c'è dubbio. E fu campione nel senso più ampio, perché dietro al suo nome, e ai suoi soprannomi, c'era uno spirito e un'entusiasmo, che non si vedeva dai tempi di Bartali e Coppi, e che, probabilmente, nel ciclismo non si vedrà più. In bicicletta, non aveva paura di niente, scalzò Chiappucci, suo capitano, uno tosto di carattere, come fosse una scarpa vecchia. Si mise contro tutti con una sfacciataggine guascona. Non ebbe paura neppure di Miguel Indurain, uomo d'acciaio e campione granitico. Ma nella vita era un'altra cosa: era meno campione, meno mattatore, delicato e bisognoso di affetti e amicizia. È il 5 giugno del 1999. Poco dopo le 10 di mattina vengono resi noti alla stampa i risultati dei controlli effettuati dalla Federazione ciclistica internazionale. Il sangue di Pantani ha un valore di ematrocrito pari al 52%, contro il 50% che segna il massimo consentito dal regolamento. Il corridore della Mercatone Uno viene sospeso per 15 giorni, addio Giro. È l'inizio della fine. Pantani non riuscirà mai ad accettare una decisione che provò a combattere con tutte le sue forze. Lui non era un dopato. Marco Pantani, il campione senza tempo, l'idolo delle folle per quella doppietta Giro-Tour (1998) che ha fatto la storia, muore il 14 febbraio 2004,  giorno di San Valentino, in un residence di Rimini, a due passi da casa. La causa ufficiale: edema polmonare e cerebrale provocato da un'overdose di cocaina. Dove non hanno potuto gli avversari, che spesso mangiavano la polvere nelle tappe in cui si toccava il cielo, ha potuto una maledetta overdose di cocaina.

Giuseppe AUFIERO

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Redazione

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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