Sono profondamente grato al mio partito ed ai colleghi deputati che mi hanno offerto l’opportunità di presiedere la Commissione Politiche UE, assegnandomi una responsabilità istituzionale e politica che spero di riuscire ad onorare al meglio.
E’ in Europa che l’Italia, e ancor più il Sud da cui provengo, è chiamata ad ingaggiare la sfida decisiva per il futuro delle nostre comunità.
E’ in Europa che dobbiamo offrire il nostro contributo a politiche capaci di riattivare la crescita e lo sviluppo, ridurre gli squilibri regionali e territoriali, governare la mobilità delle persone e delle merci, coniugare solidarietà e sicurezza, riorganizzare il welfare universale, definire azioni di pace e organizzare la difesa.
La Commissione che ho l’onore di presiedere cercherà di svolgere il proprio compito al meglio, offrendo ampio spazio alle iniziative legislative che in Parlamento abbiano origine e che siano capaci di influenzare positivamente l’attività normativa europea.
Riprenderemo subito la fondamentale Legge Comunitaria per offrire il nostro contributo originale e concreto alla più efficace integrazione dell’ordinamento europeo con quello nazionale.
Ai colleghi della Commissione chiedo fin da ora l’opportuna e necessaria attenzione ai problemi del Paese e soprattutto del Mezzogiorno, dove la crisi ha colpito più duramente famiglie e imprese ed ha prodotto tensione sociale e povertà crescenti. E’ nostro specifico dovere offrire ogni contributo utile a orientare soprattutto verso queste realtà le opportunità di sviluppo e lavoro che il Parlamento europeo genera e il Parlamento italiano deve far crescere.