Oltre trenta presepi, grandi e piccoli, centrati solo sulla natività oppure su temi specifici con messaggi ben significativi, fatti con materiale povero o con materiale più ricercato, artistici o frutto della fantasia e della creatività degli alunni e degli insegnanti delle scuole, che hanno accolto l’invito a presentare un proprio o più presepi.
Si tratta della mostra dei presepi allestita nella Basilica “San Francesco d’Assisi” – Santuario “San Francesco Antonio Fasani” di Lucera. Una mostra intitolata “Da Assisi a Lucera”, come a suggellare una sorta di gemellaggio tra le due città, che trasudano di francescanesimo: l’una per il Patrono d’Italia, San Francesco, l’Alter Christus, e l’altra per San Francesco Antonio Fasani, definito anche “San Francesco redivivo”.
La mostra è stata voluta dai frati minori conventuali della comunità francescana della città dauna e, in particolare, dal nuovo Rettore della Basilica-Santuario, p. Andrei Ficau, anche in previsione dell’ottavo centenario del primo presepe della storia, realizzato proprio da San Francesco nel 1223 a Greccio.
Hanno risposto all’invito dei frati tutte le scuole lucerine e diversi appassionati presepisti. In tal modo, il bancone espositivo preparato nella Sala Fasani, attigua alla Basilica-Santuario, si è riempito delle creazioni realizzate e messe a disposizione per la mostra.
Vogliamo subito annotare la presenza di un presepe, opera di Nicola Capogrosso, apprezzato fotografo e presepista. Proseguendo, si evidenzia l’artista Giacomo De Troia, devoto del Santo, che propone ben 10 composizioni artistiche. Molte di esse sono centrate sulla natività e, quindi, se vogliamo classificarle, rientrano nel filone classico delle rappresentazioni presepistiche. Una è invece “monumentale”, in quanto il presepe è collocato ai piedi del plastico raffigurante la Basilica-Santuario e, nello specifico, ai piedi della sua bellissima facciata.
Un altro presepe “monumentale” è quello proposto dalla signora Liliana Petroianni e dal figlio, Roenzo Paiano: rappresenta il presepe contornato da alcuni monumenti lucerini, in particolare il portale dell’Anfiteatro e alcuni scorci del centro storico.
I tre Istituti Comprensivi della città hanno accolto l’invito a preparare dei presepi. Il Tommasone-Alighieri è presente con ben 12 realizzazioni, di cui 7 di singoli alunni o frutto di un lavoro di gruppo. Le classi quarte hanno composto il presepe con la paglia e alcune spighe di grano: l’effetto è gradevole con un gusto originale e attraente.
La Manzoni-Radice ne propone uno solo con un messaggio molto chiaro: “Gesù Bambino venuto dal mare” con chiaro riferimento ai drammatici viaggi della speranza via mare, che tanti immigrati provano a fare per lasciare guerre, fame e povertà e trovare una nuova vita in Italia o nel resto dell’Europa.
La Bozzini-Fasani ne presenta un altro di altrettanto profondo significato: “Accogliere”, realizzato dalle classi quinte dei plessi centrale, “Fasani” e “Cappuccini”.. Gli stessi immigrati che arrivano via mare trovano ospitalità molto precaria in veri e propri ghetti e cercano di sopravvivere lavorando duramente con pochi spiccioli al giorno nei campi per la raccolta del pomodoro.
E’ un invito per tutti noi a vivere il Natale considerando i bisogni degli ultimi, che spesso dimentichiamo o avvertiamo con fastidio e paura.
Per le scuole secondarie di secondo grado, il Liceo “Bonghi-Rosmini” è presente con una realizzazione effettuata usando la pasta. La didascalia chiarisce che essa ci chiama a considerare chi non ha da mangiare a causa della guerra, della povertà o per varie vicissitudini tristi della vita. E allora: ”Gesù venendo si farà pane per nutrire il nostro bisogno di AMORE e di PACE”.
L’Istituto Alberghiero “Ruggero Bonghi” (del Convitto Nazionale “R. Bonghi” , sezione IPSSAR-IPIA) ha invece dato in mostra una torta a più piani con diverse raffigurazioni richiamanti il mondo della ristorazione e del turismo: sulla sommità domina la natività in cioccolato, in segno di accoglienza e di inclusione dei ragazzi in situazioni di difficoltà e di disagio.
Due natività, invece, rispecchiano culture e paesi diversi: l’Albania e l’Africa (nello specifico, dal Togo) costruiti in materiale del luogo originario. Si tratta di due presepi realizzati da una volontaria della cappellania presso la Casa Circondariale di Lucera. Tre presepi composti da detenuti arriveranno e saranno esposti nella prossima settimana.
Una caratteristica encomiabile di questa mostra è la rappresentazione della natività al cospetto del modellino della Casa Natale di San Francesco Antonio Fasani: l’umiltà e la povertà di quella casetta sono proprio adeguati ad accogliere Gesù che nasce!
Si tratta, dunque, di una mostra da vedere sia per ammirare i presepi sul piano estetico ed artistico sia per apprezzarne i messaggi di vita che trasmettono, sia ancora per le riflessioni che i frati ci invitano a fare leggendo “Il Natale sei tu” di Papa Francesco e “Natale è quando”.
“Da Assisi a Lucera” è da visitare “ad ogni costo”, senza alcun costo fino al 2 febbraio 2023: l’ingresso è gratuito ed è possibile tutti i giorni, al mattino (10,00-12,00), il pomeriggio 17.00-18.00 e dopo la Santa Messa vespertina dalle 19.30 alle 21.00.