“Nell’Aula consiliare di Palazzo Dogana si è consumata l’ennesima farsa politica sceneggiata dal PdL e noi alle farse non intendiamo partecipare; neanche da spettatori”. Con quest’affermazione il segretario provinciale del Partito Democratico di Capitanata, Paolo Campo, ha annunciato l’abbandono della seduta del Consiglio da parte del gruppo del PD una volta verificato “il persistere della mancanza di un numero di consiglieri di maggioranza in grado di garantire il governo della Provincia e il reiterato disprezzo politico nei confronti dell’Assise, costretta a subire i giochini interni al PdL e messa nelle condizioni di non operare”.
A determinare la decisione del Partito Democratico è stato lo stralcio della vicenda relativa alla valutazione politica del progetto di costruzione di un cementificio ad Apricena dalla più generale e complessiva mozione sulle tematiche ambientali iscritta all’ordine del giorno: “ad inizio seduta abbiamo detto che ne avremmo garantito lo svolgimento, altrimenti impossibile, per consentire e partecipare alla discussione su questo documento perché animati da senso di responsabilità verso il territorio e i cittadini – ha sottolineato Campo – La debolezza strutturale della maggioranza, da cui sono venuti feroci attacchi all’assessorato alle Politiche ambientali ed alla sua struttura tecnica, ha suggerito loro di strumentalizzare politicamente le posizioni di singoli consiglieri di minoranza”. Rispetto al voto di questi ultimi, “il Partito Democratico prende le distanze da una decisione politica incomprensibile e che sarà oggetto di chiarimento nei nostri organismi per quanto attiene l’atteggiamento del consigliere Gaetano Cusenza e con i rappresentanti di Italia dei Valori e Sinistra Ecologia e Libertà per comprenderne le ragioni”, sottolinea il segretario provinciale del PD che ribadisce “pieno sostegno all’azione di governo del Comune di Apricena: l’unica in grado di coniugare, razionalmente e nell’interesse del territorio, la tutela della salute e dell’ambiente con lo sviluppo economico ed occupazionale. Resta il fatto – conclude sul punto Paolo Campo – che il PdL e la presunta maggioranza non avrebbero approvato alcunché senza i consiglieri di minoranza rimasti in Aula”. La conta dei voti, anche relativamente al Regolamento per i corsi di formazione autonomamente finanziati, ha dimostrato quanto affermato dal consigliere Rino Pezzano ad inizio di seduta commentando le notizie di stampa sul documento di sfiducia del presidente della Provincia firmato dai consiglieri del PdL: “caro presidente Pepe, le vicende politiche di questo ultimo anno dimostrano la crisi strutturale della coalizione che la sostiene e la sua impossibilità a procedere con l’attività amministrativa. Per il rispetto che lei deve portare verso il Consiglio e la comunità, aspettiamo parole chiare in ordine alla sua prospettiva di governo; altrimenti le riunioni dell’Assise si trasformeranno in passerelle priva di alcuna rilevanza amministrativa e non si può consentire che ciò accada”. “Anche oggi, i fatti ci dicono che non esiste una maggioranza in grado di tradurre in atti politici e amministrativi quanto si discute in Aula – ha aggiunto Paolo Campo – Il presidente silente e il centrodestra dilaniato ne prendano atto formalmente e dicano, se ne sono capaci, come intendono far proseguire questa esperienza di governo, altrimenti ammettano l’incapacità di amministrare e chiudano questa fallimentare parentesi di malgoverno”.