Tra l’VIII° e il IX° secolo d.C. l’Impero romano d’oriente conobbe il suo maggiore splendore sotto la reggenza degli imperatori bizantini. Il dominio dell’impero si estendeva dall’Italia meridionale a tutta l’Asia minore fino al medio Oriente compresa la Terra Santa, in un momento in cui il Cristianesimo si era diffuso abbastanza capillarmente in tutta l’area mediterranea. A Costantinopoli e nell’intero impero molte monete d’oro circolavano. tra cui la prima moneta, mai coniata prima , che ritraeva l’effigie di Nostro Signore Gesù Cristo. L’imperatore bizantino che fece battere questo solido d’oro così speciale fu Costantino VII . Costantino VII di Bisanzio, detto il Porfirogenito(nato in una stanza rossa) nacque a Costantinopoli il 2 settembre 905 e ivi mori il 9 novembre del 959. Egli era conosciuto come valente scultore, musico, pittore, scrittore. Sotto il suo regno venne promossa un'intensa attività compilatoria a carattere enciclopedico, con l'intento di perpetuare le tradizioni religiose e civili che avevano reso grande l'impero prima del periodo dell'iconoclastia. La sua moneta d’oro (Solidus) di +/- grammi 4,45 fu coniata presso la Zecca imperiale di Costantinopoli tra il 945 e il 959. Di fronte riporta il busto nimbato del Cristo “Pantocrator” di fronte nell’atto di benedire. Al retro i busti affiancati dell’Imperatore Costantino VII e del figlio Romano II, nell’atto di reggere una lunga croce patriarcale posta fra loro. La moneta riporta la concezione tipica dell'arte bizantina , presente nelle icone, nei mosaici e negli affreschi absidali, del Cristo Pantocratore (dal greco pantocrator, "Sovrano di tutte le cose") dove si raffigura Gesù in atteggiamento maestoso e severo, nell'atto di benedire con le tre dita della mano destra, secondo l'uso ortodosso. Il Cristo Pantocratore è anche raffigurato nei ricchi mosaici dorati che decorano le più grandi chiese ortodosse, tra cui la Basilica di Santa Sofia a Costantinopoli .
Giuseppe AUFIERO
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