Prosegue la carrellata dei personaggi che potrebbero scendere in pista come candidati sindaci, con Forza Italia che è tornata al centro dell’attenzione politica. Ed è tornata anche grazie alla notizia che il consigliere regionale e presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Pica sarà della partita forzista, contrariamente a quanto qualche organo di stampa aveva comunicato . All’interno delle voci che circolano in questo periodo era sembrato che anche l’avvocato Mario Alfonso Follieri, assessore ai lavori pubblici, volesse cambiare bandiera, mentre, invece, per sua stessa ammissione pubblica, resterà in Forza Italia. Pica e Follieri sono due pezzi pesanti del rinato partito di Berlusconi, per cui, con Pasquale Dotoli, si forma un trio in regola per poter aspirare a fare il sindaco nella prossimo mandato comunale. Non sappiamo se Pica intenda scendere in campo per la poltrona di prima cittadino, posto che occupa già quella di consigliere regionale, gratificazione che potrebbe bastargli e che indurlo a lasciare il campo libero ad altri suoi colleghi di partito. Certo è che Pica rappresenta una risorsa dal punto di vista elettorale, posto che tutte le volte che è sceso in pista è riuscito a far coagulare sulla sua persona un numero considerevole di consensi. Perché Pica sembra un sornione, quasi un pigro, ma in realtà egli riesce sempre a muoversi nei gangli della macchina politica con disinvoltura e mestiere e, come si direbbe nel calcio, con il senso della posizione.
Pica non è nato con e dentro la politica, ma ha saputo coltivare rapporti tali che lo hanno sempre portato a stretto contatto col variegato mondo dei partiti, che spesso se lo sono conteso per una candidatura di peso. Pica, inoltre, ha conseguito anche una buona esperienza nelle stanze del Municipio, senza mai finire nel chiacchiericcio delle polemiche, ma seguendo una linea di discrezione che non l’ha mai portato ad assumere posizioni di frontiera. Anche Mario Follieri potrebbe essere un concorrente importante, qualora cadesse su di lui l’onere di rappresentare la città in prima fila a Palazzo Mozzagrugno. Follieri, per chi non lo sapesse, è in qualche modo un figlio d’arte, perché nipote del senatore Mario Follieri (DC), cugino dell’altro senatore di famiglia, pure democristiano, Gino Follieri e nipote dell’avvocato Libero Giulio Follieri, che è stato una figura di riferimento dei socialisti a Lucera ed ha ricoperto ruolo importanti al vertice della struttura comunale. Erano i tempi dei grossi calibri della politica, quando la stessa dettava la linea a quella provinciale, benché questa provvista di personalità di rilievo.
Da quello che emerge ora sembrerebbe che il partito più ricco di possibili candidature debba essere proprio Forza Italia, che annovera anche Fabio Valerio, il quale é stato uno dei fondatori del partito e che certamente vorrà dire la sua quando si passerà ad indicare le candidature. Tra questi Giuseppe Pica è quello che dispone di maggiore consenso a sfondo personale, nel senso che potrebbe trovare appoggi elettorali anche al di là dei confini di partito. Come si dice, potrebbe essere il suo tesoretto personale di voti a fare la differenza e indurre chi sottoscrive le candidature a puntare su di lui. Naturalmente questo discorso è legato a ciò che faranno Dotoli e Pica, con quest’ultimo che potrebbe rappresentare la discontinuità della gestione comunale e fare in qualche modo da scudo dinanzi ai prevedibili attacchi degli avversari, che certamente indicheranno in Dotoli l’uomo del fallimento a Palazzo Mozzagruno.
a.d.m.