E’ stato presentato alla stampa, alle associazioni datoriali, alle associazioni di lavoratori extracomunitari e ai sindacati, il progetto “Osservatorio Agridaunia”. Si tratta di una iniziativa finanziata dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Puglia sull’analisi dell’apporto di manodopera da parte dei lavoratori extracomunitari al settore agroalimentare della Daunia. L’obiettivo è quello di modernizzare il comparto agroalimentare della Capitanata e la qualificazione della sua dinamica occupazionale, depurandola da meccanismi spesso caratterizzati da illegalità e sfruttamento delle componenti più deboli del mercato del lavoro e della società. Il progetto vede in partnerschip quattro soggetti: CAT Confesercenti di Foggia, che riveste anche il ruolo di capofila, Prospettiva Subappennino SCpA, CE.SE.VO.CA. (Centro servizi al volontariato) e “De Lorenzo Formazione”. “Dobbiamo essere consapevoli che nelle nuove logiche di mercato non si vendono più i prodotti ma i territori – ha detto in apertura di conferenza stampa il Direttore della Confesercenti, Franco Granata – ecco perché questo progetto mira a raggiungere alcuni obiettivi primari. Primo fra tutti, lavorare alla creazione di una filiera che metta il lavoratore extracomunitario in condizioni tali da poter lavorare con continuità tra le varie aziende, senza correre il rischio di finire ciclicamente in clandestinità. L’altra priorità – a parere di Granata - è ovviamente la formazione del lavoratore, un percorso che siamo in grado di affrontare grazie alle professionalità dei soggetti promotori dell’iniziativa, ognuna con le proprie competenze e le tante esperienze già maturate in passato”. E a proposito di esperimenti importanti già maturati nel settore, il Presidente di Prospettiva Subappennino, Raffaele Cariglia ha ricordato l’esaltante esperienza del Progetto Equal Sara, che ha visto Prospettiva Subappennino in prima linea proprio sulle problematiche legate ai lavoratori extracomunitari in ambito agricolo.”Un progetto – ha aggiunto Cariglia – che ha avuto tra l’altro il merito di predisporre un protocollo d’intesa che si spera possa portare alla costituzione dell’agognato Distretto Rurale. Per ciò che riguarda l’Osservatorio – ha sostenuto Cariglia – può avere un ruolo strategico sia in fase di formazione professionale, sia per quanto il ciclo lavorativo degli extracomunitari che non può rimanere limitato ai sei mesi del permesso di soggiorno”. E’ toccato a Luigi Ciccarelli, Direttore della Società “De Lorenzo Formazione” mettere a fuoco ancor meglio i contorni e le finalità del progetto, spiegando come “attraverso l’Osservatorio si procederà alla costituzione di una rete territoriale di soggetti interessati ad affrontare e risolvere le problematiche dei lavoratori extracomunitari in agricoltura, individuando e mettendo in campo le categorie sociali chiamate a gestire in maniera innovativa le problematiche dell’inserimento socio-lavorativo degli extracomunitari”. “Il progetto – ha detto Ciccarelli – possiede un’ottima prospettiva di auto sostenibilità nel tempo, al di la della durata progettuale che prevede un finanziamento di 200mila euro e 20 lavoratori extracomunitari contrattualizzati, e intende creare una tipologia di servizio attualmente inesistente sul nostro territorio, non solo attraverso l’attivazione di semplici sportelli informativi o di orientamento, ma anche attraverso un vero servizio di incontro tra domanda e offerta di lavoro a disposizione dei lavoratori extracomunitari”. Per il rappresentate di CESEVOCA, Stefano Catalano, “la novità confortante che il progetto “Osservatorio Agridaunia” propone, va rintracciata nella presenza all’interno dell’iniziativa delle associazioni datoriali”. E’ noto – ha stigmatizzato Catalano – come in questo ambito il limite tra legalità ed illegalità resti sempre estremamente labile per una tutta una serie di anomalie, non ultima la richiesta da parte di alcune aziende di manodopera di lavoratori extracomunitari pilotati da organizzazioni non proprio trasparenti”. I lavori si sono conclusi con alcune domande rivolte dai giornalisti presenti in sala ai rappresentati degli enti promotori dell’iniziativa.
FONTE: PROSPETTIVA SUBAPPENNINO