Il sei di aprile del 2012,l’amministrazione postale italiana nell’ambito della sua programmazione filatelica annuale dedicherà il nuovo francobollo da 0,60 € al centenario della morte del grande poeta italiano Giovanni Pascoli. Il francobollo policromo,su bozzetto di R. Fantini, ha una dentellatura fustellata da 11, stampato in 2.700.000 esemplari presso l’I.P.Z.S. di Roma in rotocalcografia ha un supporto autoadesivo. La dimensione è di 30 × 40 (mm). Il francobollo ritrae il volto del poeta rivolto a sinistra sovrapposto dal testo della famosissima “La cavalla Storna”,del 1903 dedicata alla morte del padre . Giovanni Agostino Placido Pascoli (San Mauro di Romagna, 31 dicembre 1855 – Bologna, 6 aprile 1912) ,quarto dei dieci figli di Ruggero, amministratore nella fattoria dei principi di Torlonia, iniziò gli studi nel collegio degli scolopi di Urbino. Il 10 agosto 1867 il padre fu ucciso da assassini rimasti ignoti; l'anno successivo morivano la madre e una sorella, poco tempo dopo altri due fratelli. Continuati gli studi a Rimini, a Firenze e a Cesena, nel 1873 Pascoli entrò nell'Università di Bologna e fu allievo di Carducci. Abbandonata la politica e ripresi gli studi, si laureò nel 1882 e si dedicò all'insegnamento: docente di latino e greco nei licei di Matera, Massa e Livorno, nel 1895 fu professore incaricato di grammatica greca e latina all'Università di Bologna; nel 1897 ottenne la cattedra di letteratura latina a Messina, poi fu trasferito a Pisa, dove insegnò grammatica greca e latina, e infine (1906) fu chiamato a succedere a Carducci nella cattedra di letteratura italiana a Bologna. Le sue opere furono tantissime (dal 1891 al 1925), vere pietre miliari della poetica italiana. Il 6 aprile 1912, già malato di cirrosi epatica, a causa dell'abuso di alcool, muore a Bologna, in via dell'Osservanza n. 4, a causa di un cancro allo stomaco. Viene sepolto nella cappella annessa alla sua dimora di Castelvecchio di Barga. Celebrare Giovanni Pascoli nel centenario della sua morte significa riflettere su un poeta che ha inciso profondamente sulla formazione culturale degli italiani, sulla storia del nostro Paese ed in particolare sulla Letteratura del ‘900.
Giuseppe AUFIERO