La situazione delle politiche per la Salute e della vertenzialità territoriale in Capitanata è stata il tema di una riunione, svoltasi presso la sala “Mazzi” della Cisl a Foggia, delle confederazioni provinciali e regionali di Cgil, Cisl e Uil, unitamente alle rispettive federazioni di categoria del pubblico impiego, FP CGIL, CISL FP e UIL PA, e dei pensionati SPI CGIL, FNP CISL e UILP UIL. Si è discusso approfonditamente della situazione del comparto socio-sanitario di Capitanata, a seguito del processo di razionalizzazione e riordino avviato dalla Regione. Le organizzazioni sindacali hanno manifestato “forte preoccupazione per le possibili ricadute negative sui livelli assistenziali dei servizi a disposizione dell’utenza, oltre che sui livelli occupazionali e sulla condizione professionale degli operatori”.
Particolare preoccupazione è stata manifestata nei confronti della situazione dell’Ospedale “Lastaria” di Lucera, fortemente penalizzato dai tagli di posti letto, e del processo di riconversione dei plessi ospedalieri dismessi (Torremaggiore, San Marco in Lamis e Monte Sant’Angelo), che sono ancora in attesa della strumentazione e del personale necessari alla rimodulazione del servizio, che sarebbe dovuta avvenire, come da impegni stabiliti dalla Regione Puglia, contestualmente alla suddetta dismissione.
I sindacati hanno evidenziato, altresì, la necessità di potenziare i servizi territoriali: a tal proposito le organizzazioni sindacali saranno impegnate nei prossimi mesi a verificare analiticamente se le direttive regionali sulle questioni socio-sanitarie siano state attuate integralmente sul territorio provinciale; al fine di evitare sprechi con l’appropriatezza della cura e la crescita di una sanità con livelli standard di qualità e poli di eccellenza, che contrastino la mobilità passiva ed i viaggi della salute, che sono un onere per le casse del bilancio pubblico e, soprattutto, per le tasche delle famiglie. In merito alla grave problematica delle liste di attesa, è stato rilevato che non si è addivenuti ad un significativo miglioramento, anche a causa della drastica riduzione dei posti letto e del personale medico ed infermieristico.
Chiedono, per quanto su esposto, una calendarizzazione per impostare una fase di incontri con i vertici dell’ASL Foggiana per monitorare e dare applicazione a quanto stabilito dal Governo Regionale e chiedono più attenzione alle istanze del territorio provinciale da parte della Regione Puglia.
Per quanto riguarda i Piani Sociali di Zona, è stata evidenziata una disomogenea e lacunosa gestione delle risorse e dei servizi da parte degli Ambiti territoriali, tale da rendere necessario, da parte della direzione dell’Asl di Foggia, un attento monitoraggio. A tal proposito, le organizzazioni sindacali auspicano la valorizzazione del ruolo delle ‘Cabine di Regia’ – luogo naturale per un esame dettagliato della situazione dei servizi - così come indicato nei protocolli d’intesa sottoscritti con i Comuni capofila, e la presentazione, da parte di tutti gli Ambiti, della Relazione Sociale delle attività, prevista dalla competente normativa regionale.
In mancanza di riscontro positivo, da parte della Regione Puglia e dell’Asl di Foggia, i sindacati di CGIL, CISL e UIL avvieranno un’intesa mobilitazione territoriale.