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QUELLE 'SGRADITE' TELEFONATE SGRADITE AD OGNI ORA DEL GIORNO…

Lo squillo del telefono di casa o del cellulare, arriva, puntuale, all’ora di pranzo, mentre vi siete appena seduti a tavola oppure subito dopo, quando  decidete  di prendervi un quarto d’ora di relax, prima di tornare al lavoro.

Sono loro! Gli operatori  di marketing delle varie società commerciali che si occupano di telefonia, energia, internet e quant’altro. Attraverso “sfruttati” centralinisti  di call center sparsi per tutta la penisola, e anche all’estero, carpiscono il tuo numero telefonico dai vari elenchi, cercando, per l’ennesima volta  di “strapparti” un contratto che, per loro, spesso vale la conferma del posto di lavoro. Ovviamente nella maggior parte dei casi le risposte che ricevono, sono cortesi cenni di rifiuto, o veri improperi che rasentano l’insulto. 

Eppure molti italiani ancora non sanno, perché molto poco  pubblicizzato, che sin dal 2010, dopo che la Commissione europea aveva avviato nel 2010 una procedura d'infrazione nei confronti del nostro Paese, un D.P.R.(il n.178) ha istituito il Registro Pubblico delle Opposizioni.  Un nuovo servizio, entrato in vigore dal febbraio 2011, concepito a tutela del cittadino, il cui numero è presente negli elenchi telefonici pubblici e che decide di non voler più ricevere telefonate per scopi commerciali o di ricerche di mercato. A partire dal 31 gennaio 2011 l’abbonato agli elenchi telefonici pubblici iscritto al Registro Pubblico delle Opposizioni non avrebbe più potuto  essere contattato dagli operatori di telemarketing, i quali avrebbero dovuto  necessariamente consultare il Registro prima di avviare un’operazione promozionale, pena le sanzioni stabilite dal Codice della Privacy.

Si era pensato di raggiungere, in tal modo, un giusto equilibrio tra le esigenze dei cittadini che hanno scelto di non ricevere più telefonate commerciali e le esigenze delle imprese nell’utilizzo corretto degli strumenti di telemarketing.

Semplice, direte voi, allora perché continuano a telefonarci e infastidirci ad ogni ora del giorno? Perché, come tutte le cose “all’italiana!” nel registro delle opposizioni non ci si finisce automaticamente o su segnalazione delle varie compagnie telefoniche, bensì dopo che il  cittadino, che non vuole più ricevere telefonate, abbia espresso, attraverso una delle varie procedure possibili: modulo elettronico sul sito web, posta elettronica, telefonata, lettera raccomandata, e fax., la propria volontà di opporsi  (sic!) a questo tipo di telefonate commerciali. Insomma un vero e proprio adempimento burocratico che, nella stragrande maggioranza dei casi, ha scoraggiato ( i pochi  italiani che ne erano a conoscenza)  dal suo utilizzo. Inoltre era previsto che con l’avvio del servizio gli operatori che effettuano chiamate promozionali, tra le altre cose, fossero  obbligati a: indicare con precisione agli abbonati da dove sono stati estratti i loro dati personali; informarli della possibilità di iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni al fine di non essere più contattati; garantire la propria identificazione mostrando il numero telefonico all’abbonato contattato. Alzi la mano qualcuno di voi ai quali queste cose sono state  mai dette da un operatore telefonico e il loro numero telefonico compaia sul display!

Infine le sanzioni: oltre alle multe per gli operatori che illegittimamente chiamano coloro che a ciò si sono opposti, se l’utente ritiene di ricevere telefonate illegittime può rivolgere una segnalazione al garante per la protezione dei dati personali e presentare denuncia all’Autorità Giudiziaria.

Insomma, uno strumento, questo del Registro delle Opposizioni, senz’altro positivo perché  pensato per venire incontro alla tutela della privacy e al rispetto della volontà di quanti non desiderano essere infastiditi da telefonate e proposte varie. Tuttavia un fruibilità più semplice da parte dei cittadini e un controllo più stringente sulla effettiva operatività dello stesso sarebbe maggiormente auspicabile.

Dr Salvatore Aiezza

admin

Redazione

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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