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QUESTIONE FORTEZZA SVEVO ANGIOINA, LA RISPOSTA DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA

In risposta al comunicato stampa di alcuni consiglieri comunali dell’opposizione circa la possibilità di intercettare finanziamenti da destinare alla messa in sicurezza della Fortezza Svevo-Angioina, riteniamo necessario esplicitare alcune osservazioni e fornire i dovuti chiarimenti.

Il “colpo di teatro” - è così che definiscono i poco attenti consiglieri la missiva inoltrata all’On. Franceschini e a tutte le Autorità competenti - è stato portato all’attenzione del Ministro anche tramite un’interrogazione parlamentare dell’On. Bordo, che cogliamo l’occasione per ringraziare nuovamente per l’interessamento. Vale la pena anche ricordare che, poco prima della risposta del Ministro, la Soprintendenza pugliese rendeva noto al Comune di Lucera la richiesta di inserimento del suo progetto di recupero della Fortezza Svevo Angioina nelle misure di cui al PON 2014-2020, ritenendolo evidentemente ammissibile a quella misura di finanziamento. La risposta del Ministero all’interrogazione dell’On. Bordo ha chiarito invece che, purtroppo, non vi è la possibilità di inserire quel progetto nelle suddette misure di finanziamento. Di questo il parlamentare pugliese ha dato contezza ai presenti durante l’incontro avvenuto il 27 novembre 2015, al quale i suddetti consiglieri probabilmente non hanno partecipato o, se lo hanno fatto, erano distratti, visto che, soltanto dopo circa due mesi, i solerti consiglieri di opposizione prendono atto di tutto ciò. A leggere il comunicato, tuttavia, essi fanno intendere che sapevano già tutto. Peccato, però, che non abbiano detto una parola su questo argomento prima d’ora. Probabilmente l’On. Bordo non avrebbe perso il suo tempo prezioso nello scomodarsi a rivolgere un’interrogazione parlamentare al Ministro, sulla scorta del “colpo di teatro” del sindaco di Lucera. Come pure la Soprintendenza non avrebbe perso tempo a formulare la richiesta di inserimento nei PON 2014-2020 del suo progetto di recupero e valorizzazione della Fortezza. Bastava chiedere lumi ai nostri brillanti consiglieri comunali, che, a quanto sembra di capire dalla lettura del comunicato, sapevano già tutto. Comunque ci fa molto piacere apprendere che alcuni ex-amministratori si siano accorti oggi che la Fortezza è in pericolo. Evidentemente, quando amministravano loro, erano impegnati a pensare ad altro.

I consiglieri che hanno firmato il comunicato rimproverano all’Amministrazione il fatto di non essersi accorta del cosiddetto “Art Bonus”, una misura di sgravio fiscale che consente di finanziare interventi volti alla salvaguardia e al recupero del patrimonio artistico e monumentale del Paese. Per capire quale sia il livello di attenzione che i consiglieri comunali pongono alle questioni amministrative, facciamo presente che la Giunta Comunale, con la deliberazione n. 107 del 22 maggio 2015, ha di fatto aderito alle misure previste dal cosiddetto “Art Bonus”, individuando, tra i beni oggetto delle donazioni, il sito delle Terme Romane. Lasciamo ai consiglieri di opposizione il compito di andarsi a leggere la Norma, che, essendo sostanzialmente una misura di credito d’imposta, è legata ai redditi dei donatori. Dalle nostre analisi è emerso che per destinare fondi utili alla messa in sicurezza della Fortezza – si parla di interventi di milioni di euro – occorrerebbero i redditi di un Emiro del Quatar. Ma, come si dice, la speranza è l’ultima a morire e, se i consiglieri d’opposizione riuscissero a trovare un mecenate ben disposto, siamo pronti ad integrare la suddetta delibera per introdurvi anche la Fortezza.

 In ultimo i consiglieri di opposizione esortano a percorrere la strada del “project financing per la manutenzione e l’utilizzo dei beni monumentali, nonché per una efficace ed effettiva promozione turistica.”. Forse ai consiglieri sfugge il senso del project-financing, che prevede l’intervento e l’interesse dei privati, i quali agiscono di impulso proprio, qualora ritengano remunerativo un determinato progetto. Ad oggi nessun imprenditore ha manifestato interesse alla gestione dei monumenti del Comune di Lucera, al contrario di quello che si è registrato, ad esempio, per l’ampliamento del Cimitero e per l’affidamento dei servizi cimiteriali, nonché per la pubblica illuminazione, aspetti sui quali l’Amministrazione ha adottato e sta adottando opportune misure ed iniziative. Non basta pronunciare una parolina magica per risolvere problemi annosi, ma bisogna confrontarsi con la realtà del mercato, e valutare tutte le implicazioni di una eventuale esternalizzazione del servizio, che attualmente è gestito dai dipendenti comunali, alcuni dei quali in possesso della qualifica di guida turistica. Vogliamo soltanto ricordare, in particolare ad uno dei firmatari del comunicato, che l’amministrazione della quale lui è stato esponente di spicco aveva contratto il noleggio per le macchinette che distribuivano i biglietti di ingresso ai monumenti, per un costo di circa 9.000 euro all’anno. Macchinette che noi abbiamo provveduto prontamente a restituire al legittimo proprietario. Purtroppo quei circa 9.000 euro l’anno di risparmio, che intendevamo destinare alle piccole opere di manutenzione ordinaria dei monumenti, sono finiti nella voragine del debito che abbiamo ereditato.

Chiudiamo dicendo che non accettiamo lezioni di buona amministrazione da chi, fino a ieri, destinava la gran parte degli introiti dell’accesso ai monumenti alla Ditta proprietaria di quei ridicoli “parcometri” che causavano, inoltre, anche notevoli disagi ai visitatori per la necessità di munirsi di monetine, soprattutto quando si trattava delle comitive di turisti o delle scolaresche.

La coalizione Piazza Pulita.    

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Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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