«Salutiamo con favore l’approvazione in via definitiva alla Camera del disegno di legge Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale. Al contempo , però, non possiamo che lamentare alcune zone d’ombra della riforma, come l’istituzione della Fondazione Italia Sociale, un ente che avrà natura giuridica privata ma per il quale è già stato stanziato un fondo iniziale di un milione di euro di soldi pubblici, e l’eccessiva ampia delega concessa al Governo. Non vorremmo che dietro il combinato disposto delle zone d'ombra e dell'ampia delega, possa celarsi il rischio di non garantire ciò di cui il Terzo Settore ha particolarmente bisogno in questo preciso momento storico, ovvero onestà, trasparenza e garanzia del bene comune. Proprio con l’intento di mettere al centro questi obiettivi, abbiamo invano richiesto in più occasioni l'introduzione di un’Authority Nazionale che assolvesse a funzioni di monitoraggio e controllo, al fine di tutelare quella larga maggioranza di realtà virtuose e oneste dalle speculazioni di quegli esempi negativi balzati alle cronache in scandali come quello di Mafia Capitale. A questo punto, la stesura dei decreti attuativi avrà un’importanza strategica; ci auguriamo, pertanto, che possano fare chiarezza e dare quelle risposte ai bisogni reali del mondo del Terzo Settore che a tutt’oggi mancano. In ragione di ciò, nella predisposizione dei decreti, auspichiamo il massimo coinvolgimento delle associazioni e degli esperti del settore, anche di provenienza accademica».
Lo dichiara Maria Teresa Bellucci, Presidente Nazionale del MODAVI ONLUS (Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano).