Maggio 2014: la scuderia musicale e teatrale diretta dalla cantattrice Rosalia Angelilli registra nuovi successi. Numerose le occasioni in cui gli allievi della docente lucerina si sono messi in evidenza per talento e dedizione allo studio dell'arte. Questa volta a distinguersi sono due volti del panorama musicale e teatrale locale: Antonio Palmadessa e Stefano Recchia.
Tra il 12 e il 15 Maggio 2014 ha avuto luogo, presso l'Aula Magna della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Foggia, la 6a edizione del Concorso Nazionale Musicale "Umberto Giordano": i due giovani artisti hanno ottenuto rispettivamente il 2° premio ed il 1° premio. Stefano Recchia, oltre al plauso particolare di pubblico e giuria per il 1° premio, ha ottenuto un vero e proprio Premio della Critica fortemente voluto dall’artista internazionale Cheryl Porter che lo ha segnalato fra tutti i partecipanti iscritti alle diverse categorie di concorso.
Antonio Palmadessa ottiene l'ottimo risultato nel concorso dopo aver conseguito il raggiungimento di una fondamentale, pregevole, tappa di formazione artistica: l'ammissione all'Accademia professionale per la formazione di musical performer "SDM - La Scuola del Musical" di Milano, fondata da Saverio Marconi e attualmente diretta da Federico Bellone. "Sapere dell'ammissione all'SDM ha rappresentato una soddisfazione inestimabile – ha commentato la docente Rosalia Angelilli – Nonostante fossi ben conscia del livello di preparazione raggiunto, non immaginavo che la commissione esaminatrice rivelasse immediatamente, il giorno stesso dell'audizione, la ferma ed entusiasta volontà di avere Antonio in Accademia. Sono molto felice ed orgogliosa. Ritengo che la sua grande forza risieda nell'umiltà, nello spirito di sacrificio, nella capacità di costruire la propria carriera artistica passo dopo passo, facendo esperienza e ponendo come priorità assoluta lo studio ed il rispetto per l'arte. In questo modo non si può che costruire in modo solido, serio, ineccepibile il proprio futuro. Cos'altro posso dire? Ad maiora!".