Il piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia, se confermato nelle indiscrezioni trapelate negli scorsi giorni, calerà il sipario sulla nostra gloriosa struttura sanitaria.
Un evento del genere sarebbe l’ennesima mortificazione di un territorio, quello di Lucera e dei Monti Dauni, che sta già vivendo un momento di enorme difficoltà.
Noi consiglieri di minoranza, però, riteniamo che il presidente Emiliano ed i suoi tecnici non abbiano considerato la peculiarità di queste zone.
La popolazione dei Monti Dauni e della stessa Lucera è caratterizzata dalla presenza di un indice di vecchiaia tra i più alti d’Italia, quindi con soggetti esposti a maggiori rischi per la salute, che non potrebbero avere le cure necessarie in un tempo utile.
L’Ospedale ubicato a Lucera in un territorio a cavallo tra i Monti Dauni, il Molise, la provincia di Benevento, pur facendo parte dell'Azienda Sanitaria Fg serve almeno una ventina di comuni in zona disagiata dal punto di vista geografico e idrogeologico; tali comuni presentano un elevato indice di rugosità del territorio con una media altimetrica superiore ai 600 mt. s.l.m. e sono collegati da una rete stradale tortuosa e complessa, con notevole aggravio dei tempi di percorrenza dovuto al maltempo, soprattutto durante il periodo invernale; il rischio idrogeologico è elevato con continui smottamenti di terreno che complicano e ritardano la circolazione stradale.
Pertanto, è molto spesso impossibile raggiungere il presidio di pronto soccorso più vicino diverso da quello di Lucera entro il tempo minimo inderogabile di 60 minuti prefissato ex legge, derivandone, conseguentemente, gravissimi e pesanti rischi per la salute delle persone residenti nella zona di confine pugliese, molisana, campana.
Parliamo di una popolazione residente di circa settantamila persone.
Tali peculiarità non sono presenti in nessun’altra zona della Puglia.
La soppressione di posti letto determinerebbe un ulteriore incremento verso Ospedali già congestionati (es. Foggia e San Severo), o ancora peggio, ubicati in altre Regioni.
Per tale ragione , già alla fine dello scorso anno, abbiamo avanzato, come consiglieri di minoranza, una proposta basata sulle deroghe che il Decreto Balduzzi prevede per le aree particolarmente disagiate, ritenendo che il nostro nosocomio, se proprio non possa essere più considerato ospedale di base, almeno debba almeno essere dotato di
- un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri e con chemioterapia ambulatoriale;
- una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in Day surgery o eventualmente in Week Surgery con la possibilità di appoggio nei letti di medicina;
- un Pronto soccorso presidiato da un organico medico dedicato all'Emergenza-Urgenza e, da un punto di vista organizzativo, integrato alla struttura dell'ospedale di riferimento che dovrebbe a questo punto diventare quello di Foggia.
Tale proposta è stata da noi consiglieri di minoranza portata all’attenzione dei Sindaci dei Monti Dauni e di Lucera, che l’hanno condivisa dopo averne valutato la rispondenza alle effettive esigenze di questa zona della Provincia.
Dunque, noi siamo pronti ad ogni genere di manifestazione volta a far comprendere al Presidente della Regione Puglia le peculiarità e le necessità del nostro territorio, il quale non può essere considerato come qualsiasi altro solo con la fredda logica dei numeri.
Siamo pronti a lottare affinché Emiliano ed i suoi tecnici comprendano che deve assolutamente accolta la nostra proposta di istituzione a Lucera di un presidio ospedaliero per aree particolarmente disagiate come quella in cui viviamo e che questo territorio non può subire ulteriori mortificazioni.
I consiglieri di opposizione nel consiglio comunale di Lucera:
Giuseppe Bizzarri, Simona Dell’Osso, Fabio Valerio, Marina Petroianni, Luigi Carmine Ziccardi, Dino Del Gaudio, Tonio De Maio, Pasquale Dotoli, Vincenzo Iannantuoni.