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Sciàmbule - Gli sciamboli: i canti popolari di Volturino

 Si intitola Sciàmbule il libro di Giacomo Melillo (Volturino 1892- Napoli 1929), a cura del dott. Giuseppe Trincucci, che sarà presentato sabato 11 giugno alle ore 19.00 nel Salone di rappresentanza del Circolo Unione di Lucera.

Sciàmbule ovvero Gli sciamboli, sono i canti popolari di Volturino che prendono il nome da una rudimentale altalena ricavata da un solido pezzo di legno, legato con due funi alle pareti della casa o agli stipiti della porta dell’uscio, come si legge nel saggio introduttivo del dott. Trincucci.

“Sono canti teneri, vivaci e, talvolta, violenti che il popolo serba con cura gelosa. Io li ho raccolti e ora

li rendo pubblici, perché non si disperdano e tramontino sotto l’azione livellatrice della moderna civiltà.

Il paese che li espresse e che posto su di una montagna, domina il mondo provinciale circostante, vibra di una nuova e fervida attività. Non più il ritmo schietto di una vita agreste, ma sana e pura”, scriveva Giacomo Melillo nella premessa dell’operetta Canti popolari pubblicata ad Avellino nel 1925, in cui l’autore raccontava il suo paese natale, Volturino. Paese che Giacomo lasciò per proseguire gli studi ma che non dimenticò mai; si laureò, infatti, a Pisa nel 1915 con una tesi proprio sul dialetto di Volturino.

Pur dedicandosi all’attività scientifica, scrivendo e pubblicando saggi di glottologia, Giacomo Melillo fu sempre legato ai luoghi dove visse e insegnò - come Lucca e Avellino, la Capitanata e il Gargano – dando importanza alla cultura demo-antropologica, affascinato dai rapporti delle attività lavorative e delle vicende lessicali di luoghi diversi.

A proposito dei canti popolari, diventati piccole testimonianze poetiche, Giacomo Melillo scriveva: “V’è in questi pochi versi grande freschezza, spontaneità e un vivo senso realistico della vita che è proprio di ogni poesia popolare. Ma l’amore e la bellezza femminile che ne formano l’argomento preferito,hanno un tono alto e virile. Non ci sono dolci e melodiose effusioni arcadiche, ma ardono accenti di fervida passione”.

 

A raccontare e ad analizzare i quaranta sciamboli scritti da Giacomo Melillo e raccolti nella nuova pubblicazione corredata dalle foto di Giuseppe Sambero, saranno il dott. Trincucci e il prof. Armistizio Matteo Melillo, stimato docente di glottologia e linguistica generale, autore di tante opere non solo didattiche, tra cui la collana Dialetti e lingue di Puglia per l’Istituto dell’archivio linguistico.

 

La presentazione del libro è organizzata in collaborazione con l’associazione Pro Loco di Volturino e Palazzo D’Auria Secondo.

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Redazione

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata.

Luceranet.it, un nuovo sito ed un nuovo quotidiano per la città di Lucera, ma il cui sguardo andrà anche al di là della Capitanata. Cronaca Politica Sport e Curiosità, questi sono alcuni degli ingredienti della nuova testata giornalistica. Qualcuno potrebbe obbiettare che per una realtà come Lucera, i quotidiani on line siano troppi. Mi permetto di non essere d'accordo, in quanto più voci raccontano la realtà, più possono essere divulgati i pareri e le opinioni della gente, dopotutto la democrazia è sopratutto questo. La nostra testata, infatti, è libera e dà libero accesso a chiunque voglia collaborare ed esprimere il proprio pensiero, sottolineo che comunque il rapporto è libero e gratuito. Ringrazio sin da ora chiunque potrà dare la sua la fattiva collaborazione. Dopo essere stato uno degli editori, di Sunday Radio ed una delle sue voci più famose per tantissimi anni, mi appresto ora ad affrontare una nuova avventura, questa volta nel web e spero che questa sia foriera di successi e nuove soddisfazioni. Le premesse e l'entusiasmo ci sono, a voi lettori il giudizio finale.

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