La Regione Puglia ha approvato la proroga al 2013 con la quale i Comuni potranno continuare ad occuparsi direttamente della ricostruzione post-sisma 2002. Non solo, per poter permettere agli enti locali di avvalersi ancora del supporto dei tecnici sono stati stanziati fondi per un importo pari a 750mila euro. Soddisfazione è stata espressa da Dino D’Amelio, sindaco di Carlantino, uno dei comuni più colpiti dal sisma del 2002. <Quando è il momento di criticare i nostri rappresentanti presso la Regione Puglia o al Parlamento per stimolarli a fare di più, lo facciamo senza indugi – ha dichiarato il primo cittadino - allo stesso modo, quando è il momento di apprezzare gli stessi politici per i buoni risultati raggiunti, siamo pronti a ringraziarli senza remore. E, tutto questo, senza alcuna colorazione politica.> Il sindaco di Carlantino ha voluto ringraziare per l’importante risultato raggiunto, il consigliere regionale, Leo Di Gioia (autore dell’emendamento che prevedeva la proroga), l’assessore regionale alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati ed il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. Con queste ultime decisioni, i comuni di Carlantino, Casalnuovo Monterotaro, Pietramontecorvino e Celenza Valfortore su tutti potranno continuare il lavoro di messa in sicurezza delle abitazioni danneggiate per tutto il 2013. Nello scorso mese di settembre è stata approvata, invece, la legge regionale per la ricostruzione post-sisma per i comuni della Capitanata. Il nuovo dispositivo si è era reso necessario perché il Governo Monti non aveva autorizzato la proroga dello stato di emergenza. La situazione dei comuni pugliesi, comunque, è ancora difficile. Oggi, infatti, sono ancora migliaia le abitazioni da aggiustare, diversi i cantieri ancora aperti ed i soldi per i mancati incassi tributari sono ancora da riscuotere. La legge regionale ha anche previsto uno stanziamento di 250mila euro per la copertura dei relativi oneri finanziari e ha concesso ai comuni la possibilità di assumere nuovo personale esterno se non si vuole reimpiegare quello utilizzato con la Struttura Commissariale. Non solo, l’ente di via Capruzzi ha invitato i comuni anche ad utilizzare lo stesso personale convenzionandosi tra di loro. Lo scorso 31 ottobre, i Comuni dell’area del cratere hanno ricordato il decimo anniversario del terribile evento tellurico verificatosi il 31 ottobre del 2002. A Carlantino, così come negli altri comuni, la ricostruzione procede lentamente tanto che sono ancora da sistemare tutte le abitazioni di “classe C”, ben 18. Per il sindaco di Carlantino, Dino D’Amelio, la vera emergenza restano le case danneggiate che rischiano di crollare. Per intervenire in tale direzione, servono fondi straordinari perché le casse dei Comuni sono desolatamente vuote. I tetti stanno crollando e questo causerà problemi anche alle abitazioni confinanti che subiranno infiltrazioni d’acqua.
fonte: comune