È stata straordinaria la partecipazione registrata alla grande giornata di co-progettazione per "Lucera 2026", città capofila dei Monti Dauni ed unica in Puglia candidata a Capitale italiana della cultura. Presenti all’incontro, andato in scena venerdì 1° settembre negli spazi della Biblioteca “R. Bonghi” di Lucera, oltre 250 persone - tra imprese, associazioni, enti, organizzazioni, professionisti - e 28 sindaci dei comuni dei Monti Dauni per progettare insieme il futuro del territorio.
«Sono straordinariamente felice nel vedere come la comunità di Lucera e dei Monti Dauni abbia risposto a questa chiamata. Abbiamo registrato un risultato che è andato oltre ogni aspettativa, insieme abbiamo scritto una pagina di storia e di partecipazione», ha dichiarato il Sindaco di Lucera Giuseppe Pitta durante l’incontro di restituzione del lavoro di co-progettazione all’intera comunità, svoltosi la sera del 1° settembre in Piazza Duomo.
«A prescindere dal risultato, che speriamo possa essere il migliore per la nostra città candidata a Capitale Italiana della Cultura 2026, possiamo dire di avere già vinto perché stiamo costruendo un percorso partecipato, fatto di ascolto, confronto e dialogo. Partendo da qui avremo una progettazione culturale, per l’intero territorio di Lucera e dei Monti Dauni, da spendere nei prossimi anni», ha sottolineato il sindaco.
Cinque i grandi tavoli di co-progettazione ai quali è stato possibile confrontarsi ed analizzare i progetti suddivisi per obiettivi strategici: il tavolo istituzionale ha visto la presenza di tutti i Sindaci ed è stato coordinato da Giuseppe Pitta e Pierluigi Colomba, quello di valorizzazione beni e delle attività culturali con Carolina Favilla e Vincenzo Leccese, quello della sostenibilità ambientale ed energie rinnovabili con Giovanni Di Croce ed Alessio Pittari, quello del welfare culturale (inclusione e coesione) con Michele Colucci e Stefania Marrone, quello dell’innovazione digitale con Domenico Bevere e Carla Falcone.
«Tutti i progetti portati ai tavoli hanno un’impronta molto trasversale. Si è superata subito la verticalità dei temi e questo è sinonimo di ragionamento strategico di ampio respiro e di visione», ha evidenziato
Roberta De Bonis Patrignani della Fondazione LINKS, che ha aggiunto: «Una presenza così importante di partecipanti è indice di una voglia di cambiamento, della necessità di raccontare con parole nuove l’identità culturale di questo territorio».
«Oggi si è innescato un processo fondamentale per la comunità di Lucera e dei Monti Dauni che ha accettato la sfida di partecipare attivamente alla costruzione di un progetto culturale di ampio respiro. Dai tavoli sono emersi temi come la mobilità, le infrastrutture e i giovani, segno che la Capitale della Cultura non è un insieme di eventi ma è un processo di sviluppo territoriale», ha sottolineato Pasquale Gatta, co-coordinatore della candidatura.
Durante la serata non sono mancate le sorprese, come il collegamento telefonico in diretta con Francesco Miccichè e Costantino Ciulla, rispettivamente sindaco e assessore alla cultura del Comune di Agrigento, città Capitale Italiana della Cultura 2025. Dalla piazza di Agrigento, dove era in corso l’incontro con i sindaci delle 10 città finaliste del 2025, è giunta a Lucera una testimonianza importante: nella città siciliana si registra già un incremento del 30% della presenza turistica e si sta lavorando su più fronti.