Dopo due rinvii a causa del maltempo, sabato 15 Aprile viene riproposta la Sacra Rappresentazione della Passione e Morte di Cristo, giunta alla 25^ edizione e nel 43° anno dalla sua istituzione.
La manifestazione organizzata dall’A.P.S. Madre Teresa di Calcutta, dal Modavi Foggia, dal Consorzio Opus, dall’Associazione Piergiorgio Frassati, dalla Pro Loco di Troia e con il Patrocinio Oneroso del Comune di Troia.
Nata per soddisfare un desiderio, non certamente soltanto teatrale, ma religioso, si è molto evoluta nel tempo, senza mai perdere di vista il rigoroso rispetto delle Sacre Scritture. Circa 120 i figuranti e oltre 30 lo staff organizzatore, forse la rappresentazione più antica della provincia di Foggia.
La regia è sempre affidata ad Antonio Marino e Carlo Rubino, che fanno dell’attenzione sulle scenografie e sui costumi, oltre che alla cura di alcuni particolari importanti, il loro punto di forza, per renderla ancora più suggestiva.
Da quest’anno importante il coinvolgimento della Pro Loco ed in particolare del suo presidente Alberto Curci il cui apporto è fondamentale per la buona riuscita della Rappresentazione.
Più che di una Manifestazione di teatro popolar-religioso, si tratta di un vero grande set cinematografico a cielo aperto, ambientato nella stupenda cornice del centro storico di Troia.
Per qualche ora, la città si trasformerà nella Gerusalemme di duemila anni fa, con decine di soldati romani che marciano dietro le loro insegne ed il Cristo esausto e grondante sangue, che percorre i suoi ultimi faticosi passi terreni, verso il Golgota, dove le tre croci lentamente si leveranno, stagliandosi sullo sfondo del muto paesaggio dell'Appennino Dauno.
La Rappresentazione partirà alle ore 15,30 dal Sagrato del Santuario della Mediatrice, dove il Sinedrio giudicherà Gesù; si proseguirà poi nel cortile dello stesso Santuario, per il processo davanti a Pilato.
In corso Roma ci sarà la scena di Gesù davanti ad Erode; quindi, il corteo si snoderà per la via principale di Troia, Corso Regina Margherita e quindi Via Tredanari, fino a giungere sulla collinetta del Cisternone, nella Villa Comunale.